di Carlo Cassola

More documents

Recommendations

Info

u Te farai come dico io. n u Povero scemo. Bube si arrabbio proprio: aRingrazia la sorte che siamo in un pubblico locale ... Altrimenti ti avrei dato uno schiaffo.» u Si, e io sarei stata li a prenderlo » replicò Mara, e gli fece uno sberleffo. «Non è mica una cattiva idea» disse a un certo punto Memmo uandarcene sulla strada di Volterra. Se non altro, troveremo un posto dove fare una dormita. Io è da stama- ni alle cinque che sono in piedi.» I1 locale si stava vuotando. Mangiarono le cotolette; poi Bube, per fare il grande, le chiese se voleva il formaggio. a Ma si, sono piena; non mi c'entra piu niente.n a Nemmeno la frutta? » insiste Bube. a La frutta, ce l'ho a casa, voglio proprio venire a man- giarla in trattoria. » u I1 conto, cameriere » disse forte Bube. u Aspetta: e se ci facessimo portare il caffe? )) Memmo scosse la testa: uQuello, sarà meglio andarlo a prender fuori. » Tornarono nel solito caffe. I1 prete era sempre li, col ca- po reclinato su una spalla. Aveva il colletto sbottonato, e stringeva nel pugno un fazzoletto. Si riscosse un momento mentre loro entravano, apri gli occhi, li richiuse. La testa gli riprese a ciondolare. a Ma guarda » fece Memmo piano «il prete Ciolfi. n a Io l'avevo già veduto » rispose Bube. a Dev'essere arri- vato con la corriera di Firen2e.n u Uhm n borbotto Memmo. « Farebbe meglio a tornar- sene indietro. Non tira aria per lui a Volterra. Ne hanno picchiati parecchi, in questi giorni. Li aspettano all'arrivo della corriera ... Io non lo capisco: sono proprio degl'inco- scienti. Ora che la guerra è finita, se ne tornano a Volterra come se niente fosse...>, Guardo ancora il prete: aCerto che è ridotto male assai n.
a Magro per la verità è sempre stato magro n osservo Bube. a Ma ora e macilento addirittura. E poi lo vedi che brut- to colore. Dev'essere malato. n Presero il caffè, poi Bube andò a ritirare la valigia. Ma dalla cassa dovevano averla portata in qualche altro posto: Bube scomparve dietro a un cameriere. a E così, si fa volterrana anche lein disse Memmo. a Io? No davvero. r *Ma dal momento che è fidanzata con Bu be... Certo siete ancora troppo giovani per pensare a sposare. Lei quanti anni ha, scusi? n a Sedici i, rispose Mara. a Mi pareva, infatti. n "Potevo dirgli diciotto", penso Mara indispettita. Non le andava che quello li la trattasse come una ragazzina. a Lei c'è già stata a Volterra? n a No davveror rispose Mara pronta. a A Volterra ci vanno solo quelli che hanno i parenti matti o carcerati r e si mise a ridere. Memmo rimase zitto.
Page 3 and 4:
INTRODUZIONE Nell'estate del 1960,
Page 5 and 6:
stata un errore; le speranze popola
Page 7 and 8:
per ricostituire e riconsacrare un
Page 9 and 10:
cuno che certo non la vale, perché
Page 11 and 12:
suo passato più fastidio che rimor
Page 13 and 14:
1942 Partecipa a un concorso per la
Page 15 and 16:
alla primitiva poetica. Abbandona l
Page 17 and 18:
BIBLIOGRAFIA Le opere di Carlo Cass
Page 19 and 20:
LA RAGAZZA DI BUBE A Beppina
Page 21 and 22:
piazzale. I calzoni gli scivolavano
Page 23 and 24:
a Ti prometto che tengo le mani a p
Page 25 and 26: a Ma a me qualcosa m'hai fatto. n .
Page 27 and 28: mente il giovane. Mara si scosto da
Page 29 and 30: I1 padre si fermò, interdetto. *Er
Page 31 and 32: uvorrei vedere, fece il giovane con
Page 33 and 34: La porta fu socchiusa: era Liliana,
Page 35 and 36: metterti con uno che in fin dei con
Page 37 and 38: « Che camicetta? n aQuella che mi
Page 39 and 40: « Capomastro » rispose Liliana. M
Page 41 and 42: vernare scappava fuori: le prime or
Page 43 and 44: awicino al letto: Bube dormiva supi
Page 45 and 46: siero di avermi mandato a salutare.
Page 47 and 48: in fretta, e corse al forno. Ma non
Page 49 and 50: e, che scaccio la sua immagine e no
Page 51 and 52: a Ma sbrigati; che cosa aspetti? n
Page 53 and 54: co, certo, non potrebbe acchiappare
Page 55 and 56: do era proprio notte, sentiva l'imp
Page 57 and 58: danno a bere quelli che hanno le ma
Page 59 and 60: ne a Bube. "Se non mi vuole riaccom
Page 61 and 62: ò un ciuffo, drizzandosi proprio s
Page 63 and 64: Bube aveva la solita espressione se
Page 65 and 66: Arrivò Bube: a La sezione era semp
Page 67 and 68: cr Se dai peso a una parola ... sai
Page 69 and 70: a, e rise. a Ma tu, dovevi lasciarm
Page 71 and 72: che una pasta, ma Bube disse che in
Page 73 and 74: a Ah ... piacere, signorina. s Mara
Page 75: aveva più tanto da fare, e dopo ch
Page 79 and 80: «Perché non ti sei messe le altre
Page 81 and 82: aSenti, Memmo ... a Volterra, c'è
Page 83 and 84: a Andiamo sulla strada ». Prima, p
Page 85 and 86: grassa e scarmigliata, con le guanc
Page 87 and 88: grosso torso piegato in avanti, per
Page 89 and 90: fa fresco, la sera.» Quindi la sal
Page 91 and 92: Era infatti lui, ma pallido, trafel
Page 93 and 94: da n aveva borbottato Bube; e s'era
Page 95 and 96: E non c'è dubbio, erano proprio gr
Page 97 and 98: a E successo che i carabinieri lo s
Page 99 and 100: a Domani è domenica, la corriera n
Page 101 and 102: a Non sarebbe stato bene* rispose B
Page 103 and 104: «Che va a finire nell'Era. Oh, ma
Page 105 and 106: Dopo, rimasero senza parlare e senz
Page 107 and 108: S'erano seduti sulla proda. Ai loro
Page 109 and 110: A un tratto lei si volto e scoppiò
Page 111 and 112: aPeccato che non ci si possa andare
Page 113 and 114: Bube stette zitto. Ma era diventato
Page 115 and 116: Una volta sulla strada, Mara si mis
Page 117 and 118: a E chi lo sa? n a Possibile che va
Page 119 and 120: Lo senti che si sdraiava accanto a
Page 121 and 122: La calotta boscosa che copriva la s
Page 123 and 124: quel fatto a San Donato, la colpa
Page 125 and 126: «Oh, Bu bino, non voglio che tu di
Page 127 and 128:
a Oh, Bubino, ma perché diventi ro
Page 129 and 130:
cenavano, la madre le domandò se i
Page 131 and 132:
a Sicuramente lo mandano in Russia
Page 133 and 134:
Sola me ne vo per la città; passo
Page 135 and 136:
trasmettevano le canzonette: e cosi
Page 137 and 138:
a Come, dove l'ho visto? A Montegui
Page 139 and 140:
va di aver avuto la meglio; poteva
Page 141 and 142:
ne: forse perché quei discorsi li
Page 143 and 144:
a Si, lo acchiappano davvero! r ris
Page 145 and 146:
to ... Si, anche tu gli volevi bene
Page 147 and 148:
a E allora perché non mi hai volut
Page 149 and 150:
aÈ gente senza coscienza: dopo tut
Page 151 and 152:
fatto meglio a metterti con uno di
Page 153 and 154:
va il fattore: col fucile in spalla
Page 155 and 156:
di più, ed era rozza e grossolana,
Page 157 and 158:
un corpo ben fatto e un viso grazio
Page 159 and 160:
«L'amnistia? Ah, sì, un'amnistia
show all

di Carlo Cassola

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?