di Carlo Cassola

a Ti prometto che tengo le mani a posto. n
«Sì, e io sono così stupida da credere alle tue promes-
se! n Si arrabbio: «Mi avevi giurato che non le parlavi più,
ad Annita; e invece, l'altro giorno, ti ci ho visto insieme)).
«Perché tu non mi dii soddisfazioner rispose Mauro.
« E lei invece te la dà, vero? Bella soddisfazione ci
dev'essere, ad andare con quella. È anche guercian e rise.
Abbassò la voce: «Lo sai come dice mio padre? Le donne
di quella famiglia ... sono tutte svelte ad alzare le sottanen e
torno a ridere.
Il ragazzo invece rimase serio. «Ti prego, fammi entra-
re n ripete ostinato.
a No. »
«Un minuto solo. n
Mara lo guardava ironica. Le piaceva eccitarlo coi di-
scorsi, per lasciarlo poi insoddisfatto.
A un tratto il ragazzo smise di supplicarla; si tirò su i
calzoni, e disse con aria fiera:
« È inutile che fai la schizzinosa con me; tanto quelle co-
se ce le hai fatte ... n
a Parla piano, stupido. n
«Non e vero che ce le hai fatte? n ripete lui a voce
più bassa.
«Quando? Io non me ne ricordo più. n
a Bugiarda. Ancora l'anno scorso, di questa stagione ... r
«Sei tu bugiard0.n
«Guarda: ti dico anche il posto: lì sotto il forno. O vor-
resti negare? u
e Lo nego, sì, lo nego. »
«Sei una bugiarda e una vigliacca. n
aTu sei un bugiardo e un vigliacco. Io le sottane non le
ho alzate, se è questo che intenderesti dire.»
nMa mi hai sbottonato i calzoni» replico il ragazzo.
Mara non gli parlo più, smise anche di guardarlo. "Po-
teva essere morto", pensava con rabbia. Proprio la setti-
mana avanti andava al campo insieme a una zia e a