di Carlo Cassola

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paura, non la buco n disse vedendo che istintivamente si ti- rava indietro. «È mica perché ho paura, fece il giovane, serio. «Ecco servito, disse Mara alzandosi. Anche al giovane venne fatto di alzarsi. Per un po' stettero in piedi l'una di fronte all'altro, lei guardandolo con disinvoltura, anzi con sfacciataggine, e lui che invece non sapeva da che parte guardare. Al solito, usci dall'imbarazzo in modo brusco: a Me lo aveva detto Sante di lei. Ma credevo ... voglio dire, non è che gli somiglia tanto., a Non eravamo proprio fratelli n rispose Mara. « Cosa? n Ancora una volta le venne da ridere, ma si contenne: a Eravamo fratellastri n spiego. « Ah » fece il giovane, aggrottando la fronte. Si rimise se- duto e per darsi un contegno comincio a tamburellare con le dita sul tavolo. Fischiettava, anche, ma in modo gof- fo, gonfiando esageratamente le gote e sporgendo trop- po le labbra. Smise di colpo: «Sante e io eravamo come fratellin disse. @Voi in che modo l'avete saputo? n «Venne un contadino di quelle partin rispose Mara. Ne parlava con ripugnanza, perché le tornavano in mente le scene che c'erano state in casa... la madre che gridava al padre che la colpa era sua se a Sante gli era venuta quell'i- dea di andare tra i partigiani. Quanto a lei, non gliene era importato nulla; anzi, era contenta che ormai la camera di Sante era diventata sua, mentre prima le toccava dormire in cucina. Torno per primo il padre. a Mamma dov'è? n chiese con malgarbo. u A spigolare » rispose Mara. E, vedendo che il padre fa- ceva l'atto di salire in camera: aGuarda, c'è questo ... n si scostò e indico il giovane.
I1 padre si fermò, interdetto. *Ero un compagno di Sante, disse il giovane. a Ahn fece il padre. a Piacere, giovane. Sono contento ... B Non trovava le parole. a E mamma? ripeté voltandosi verso la figliola. *Te l'ho detto, e a spigolare., a Ah, si. n Sembrò rammentarsi di qualcosa: *E Vinicio? Ha sempre la febbre? Ma accendi, che non ci si vede un accidente n. a Non hanno ancora dato la luce n rispose Mara. k Ah. B Torno a rivolgersi al giovane: a Accomodati. Fai come se fossi in casa tua. Dunque, tu eri con Sante ... B. «Anche quella volta a Montespertoli~ rispose il giovane. a Ah. n E il padre si passò una mano sulla faccia nera di barba. «E dimmi: sei di queste parti? n a Di Volterra~ rispose il giovane. a Ora sono in viaggio per tornare a casa. Potevo magari arrivare in serata; ma ho pensato, giacché ero sulla strada, di fermarmi a casa di ... B a E hai fatto bene. Ti ho visto con tanto piacere. Questa e casa tua, figliolo. I compagni di Sante, per me sono come figlioli. Ora appena torna mamma si cena, e poi te ne vai a dormire. Lo mettiamo in camera di Santen aggiunse rivolto a Mara. «Te, magari, puoi andare dalla zia. n « Ma io non voglio arrecare disturbo n si affrettò a dire il giovane. «Io posso adattarmi anche qui in cucina. Sono abituato a dormire in terra)) aggiunse con un leggero sorriso. « Neanche per idea B fece il padre. a Te l'ho detto, qui devi far conto di essere a casa tua. Puoi restare tutto il tempo che vuoi. E, scusa la mia curiosità, giovane ... come ti chiami?n «Cappellini Arturo. Però m'hanno sempre chiamato Bube. n n Ma da partigiano, come ti chiamavi? B
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a E chi lo sa? n a Possibile che va
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ne: forse perché quei discorsi li
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a E allora perché non mi hai volut
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