di Carlo Cassola

a Come, dove l'ho visto? A Monteguidi. D
«E da dove veniva? n
aDa San Donato. ))
a E lei non si e meravigliata di vederselo arrivare a Mon-
teguidi? n
«Perché mi sarei dovuta meravigliare? Ogni tanto veni-
va a trovarmi. »
« Ma che cosa le ha detto il suo fidanzato? Le ha spiega-
to il motivo per cui era venuto via da San Donato?,
a Niente ... mi ha detto che era venuto a trovarmi.,
asignorina, stia bene attenta a non dire bugie. Le bugie,
con noi, hanno le gambe corte. E chi dice le bugie durante
un interrogatorio, lo sa dove va a finire?» e la guardo di
nuovo fisso, ma lei ormai si era ripresa e sostenne intrepida
il suo sguardo. «In galera.» Lei non batte ciglio. «Le ha
detto il suo fidanzato quello che aveva fatto a San Do-
nato? n
a No, non mi ha detto nulla. n
a Ma lo sa, lei, quello che il suo fidanzato ha fatto a San
Donato? n
a No, non so nulla. n
a Lo sa che il suo fidanzato è un assassino? r
A quella parola, si senti tremare dentro; ma non parlo.
a Dunque lo sa. ))
aNo, io non so nulla. D
a Ma se non lo avesse saputo, non se ne starebbe li tran-
quilla! Non capita mica tutti i momenti di venire a sapere
che il fidanzato è un assassino! Forse che a lei non le fa ne
caldo ne freddo di sapere che ha per fidanzato un assassi-
no? » Mara alzo le spalle. « Signorina, lei non vuole aiutarci
a scoprire la verità, ma vedrà che il peggio è per lei.,
Senza saperlo, Mara aveva scelto il partito migliore:
starsene li ferma e dura, e non smuoversi dalla risposta:
«No, io non so niente ». I1 maresciallo fini con I'esasperar-
si: «Ma io la faccio incriminare come complice! Ha capi-
to? n. E Mara zitta e impassibile.