31.05.2013 Views

di Carlo Cassola

di Carlo Cassola

di Carlo Cassola

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Arrivò Bube: a La sezione era sempre chiusa, la biciclet-<br />

ta l'ho dovuta lasciare al posteggio». La prese sottobrac-<br />

cio: ((An<strong>di</strong>amo a far colazione n.<br />

In quel caffè, il migliore <strong>di</strong> Colle, Mara c'era entrata<br />

una volta o due soltanto. I tavolini erano <strong>di</strong> ferro, coi ton<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> marmo; il banco, <strong>di</strong> legno scolpito. « Ti vuoi sedere? » le<br />

domando Bube. «O si consuma in pie<strong>di</strong>?, Mara ci penso<br />

un momento: « È meglio in pie<strong>di</strong> » <strong>di</strong>sse. A farla decidere<br />

era stata la specchiera annerita <strong>di</strong>etro il banco.<br />

« Allora che pren<strong>di</strong>? Un cappuccino? Due cappuccini n<br />

<strong>di</strong>sse con tono autoritario. ((Serviti, intanto» fece in<strong>di</strong>can-<br />

do le briosce e le paste <strong>di</strong>sposte nei vassoi <strong>di</strong> cartone sotto<br />

il vetro. Mara provo a far scorrere la lastra, ma spingeva in<br />

senso contrario; Bube le venne in aiuto. « Pren<strong>di</strong> quello che<br />

vu0i.r Mara ebbe paura a prendere una pasta, temeva <strong>di</strong><br />

sporcarsi; si contento <strong>di</strong> una brioscia. C'era parecchia<br />

gente, e lei stava in soggezione, ma anche questo in certo<br />

qual modo era piacevole: le faceva venir voglia <strong>di</strong> ridere; e<br />

poi essendo insieme a Bube non correva rischio <strong>di</strong> sfigura-<br />

re, lui sapeva come comportarsi. Era andato alla cassa a<br />

pagare e a lasciare la valigia; torno con lo scontrino, lo po-<br />

so sul banco, ci mise sopra una moneta. « Grazic signore n<br />

fece il cameriere posando a sua volta !e tazze fumanti.<br />

« Bube.<br />

« Che c'è? n<br />

«Sei un tesoro.<br />

r Parla piano, ti sentono.<br />

a E che male c'è? » Ma lo sapeva anche lei che non biso-<br />

gna farsi sentire quando si <strong>di</strong>cono delle frasi amorose. Il<br />

fatto è che la sua non era una vera frase amorosa: piutto-<br />

sto una espressione <strong>di</strong> contentezza.<br />

Uscirono sotto i portici. «E ora che si fa? » <strong>di</strong>sse Bube.<br />

a Dobbiamo andare al mercato. »<br />

« Per che fare? n<br />

«Prima <strong>di</strong> tutto per vedere; e poi, non mi avevi promes-<br />

so <strong>di</strong> comprarmi le scarpe? n

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!