Petronii Cena Trimalchionis, con studii illustrativi e note di Paolo ...
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Nei capitoli 6°, 8° e 79° del Satiri<strong>con</strong> si' parla della<br />
città <strong>di</strong> Trimalcione come <strong>di</strong> una città grande, <strong>di</strong>visa<br />
in quartieri, <strong>con</strong> un dedalo <strong>di</strong> vie strette e tenebrose.<br />
Cuma è noto che era piccola e solitaria ; e nell'epoca<br />
imperiale Pozzuoli, che aveva a capo duoviri era evidentemente<br />
meno grande <strong>di</strong> Napoli, amministrata da<br />
quatorviri. Pozzuoli inoltre, dopo 1' epoca <strong>di</strong> Augusto,<br />
fu lasciata in abbandono, come <strong>di</strong>mostra anche l'essere<br />
in essa venuto a luce un numero straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> iscrizioni,<br />
fatto da cui si rileva che ci furono meno occasioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>struggerle.<br />
11 Cocchia ricorda anche 1' Herculis porticus del<br />
e. 106° che è dal Burmann messo in rapporto col villaggio<br />
<strong>di</strong> Ercolano i^EpaKiEiov in Strabene), oggi Portici;<br />
e che la regione ad arciim veterem (e. 44°) è dall'Ignarra<br />
identificata <strong>con</strong> la regione de arco cabredato, cosi<br />
detta da un antico arco laterizio che terminava il foro<br />
ad occidente, nella Napoli Greco-romana, e sorgeva nel<br />
quadrivio formato dalle vie Tribunali, Nilo ed Atri.<br />
Altri argomenti per la sua tesi trae il Cocchia da<br />
circostanze d'indole storica e riguardanti i costumi.<br />
Itingens scholasticorum (letterati) turba, che <strong>di</strong>scute<br />
<strong>con</strong> grande ardore la suasoria recitata da Agamennone<br />
(e. 6) in<strong>di</strong>ca sia l'origine greca della città, sia un centro<br />
<strong>di</strong> cultura. Ora tale nella Campania fu soltanto<br />
Napoli, come attesta Strabene (V, 4, 7), e come si rileva<br />
dagli accenni <strong>di</strong> Cicerone e <strong>di</strong> Virgilio, e <strong>di</strong> Petronio<br />
stesso, che pone Sirenum domus accanto ad Atene<br />
e Taranto per il culto delle arti belle (e. 5°). Inoltre,<br />
le corone poetiche <strong>di</strong> cui è ornato Eumolpo (e.<br />
89°), non possono riferirsi che all'agone poetico quinquennale<br />
istituito a Napoli da Augusto e riformato da<br />
Nerone (Svet., Aug. 89, Ner. 12 — Strab. V, 7).<br />
Ad ogni tratto poi s'in<strong>con</strong>trano nella città <strong>di</strong> Trimalcione<br />
ed al suo <strong>con</strong>vito costumi che hanno una spie-