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Petronii Cena Trimalchionis, con studii illustrativi e note di Paolo ...

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lernum potabant, et cum plurimum rixantes effunderent,<br />

Trimalehio hoc suum propinasse <strong>di</strong>cebat. bine<br />

involutus coccina gausapa lecticae impositus est praecedentibus<br />

phaleratis cursoribus quattuor et chiramaxio,<br />

in quo deliciae eius vehebantur, puer vetulus,<br />

lippus, domino Trimalchione deformior. cum ergo<br />

àuferretur, ad caput eius symphoniacus cum minimis<br />

tib-iis accessit et tamquam in aurem aliquid secreto<br />

<strong>di</strong>ceret, tote itinere cantavit.<br />

peutica era forse venuto <strong>di</strong> moda in <strong>con</strong>seguenza della pre<strong>di</strong>lezione<br />

che Nerone ebbe per la ginnastica greca — Bixantes,<br />

" litigando ,,— Hoc suum propinasse. Prop. è sostantivo =pr()pinatio:<br />

" questo (cioè il versar ohe facevano il vino a terra) era<br />

un brin<strong>di</strong>si alla sua salute ,, . Si credeva , e si crede ancora,<br />

specialmente, nell'Italia meri<strong>di</strong>onale, che il versarsi del vino sia<br />

buon augurio. Eitengo però che il motto sia uno dei tanti a<br />

doppio senso <strong>di</strong> cui si compiace oltremodo Trim., come si vede<br />

in seguito (v.' le nostre osservazioni sul carattere <strong>di</strong> Trim. e<br />

del suo banchetto) : 1' altro senso è : era suo questo Falerno<br />

che bevevano prima <strong>di</strong> tavola (propinasse, verbo, in questo senso<br />

del mottoj, facevano male perciò a sprecarlo come se fosse<br />

roba loro. In Trim. e' è sempre col fasto la grettezza. Suum<br />

inoltre può anche essere il genitivo <strong>di</strong> sus, maiale (questo era<br />

brin<strong>di</strong>si, oppure , trincare , cioncare da maiali) : ma osserva il<br />

Frjed. che fino alla metà del V sec. d. C. si hanno solo esempi<br />

<strong>di</strong> infinito sostantivato unito al gen. dei pronomi e non <strong>di</strong> un<br />

nome — Coocìna (=cocciuea), " scarlatto ,, della tintura ricavata<br />

dalla grana o cocciniglia (ooccum), specie d' insetto — Gausàpa,<br />

" manto felpato ,, — Phalerati cursores: ornati <strong>di</strong> phalèrae, borchie<br />

o piastre che servivano per decorazioni militari e per ornare<br />

le bardature dei cavalli sulla fronte e sul petto. L'uso <strong>di</strong><br />

farsi precedere da questi " corrieri falerati ,, era anche <strong>di</strong><br />

Nerone, quando viaggiava (Svet. Ner. 30), e forse era <strong>di</strong>venuto<br />

moda anch' esso — - Chiramaxio , " portantina ,, {x"P' à/ió^iov) —<br />

Deliciae, " il suo <strong>di</strong>letto, il suo amore ,, ; detto <strong>con</strong> accentuazione<br />

sarcastica, per quel che segue — Sijmplioniaous, "suonatore<br />

,,—Minimis, " piccolissime,cortissime ,, — Cantami, " suonò,.

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