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Petronii Cena Trimalchionis, con studii illustrativi e note di Paolo ...

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— 58 —<br />

secolo in poi non vi fu chi leggesse un testo <strong>di</strong> Petronio<br />

più ampio <strong>di</strong> quello che posse<strong>di</strong>amo oggi. Nel X<br />

0 XI s. fu scritto il co<strong>di</strong>ce più antico che sia giunto<br />

a noi, il Bernense, che <strong>con</strong>tiene soltanto estratti. Nel<br />

XII s. Giovanni <strong>di</strong> Salisbury in Inghilterra, e nel XIII<br />

Vincenzo <strong>di</strong> Beauvais in Francia leggevano eseniiplari <strong>di</strong><br />

Petronio simili a quelli che abbiamo noi.<br />

Archetipo. Fra il 7° e 8° s. dovè esistere un cod. dal<br />

quale derivarono tutti quelli che ora posse<strong>di</strong>amo, poiché<br />

in questi, non ostante un buon numero <strong>di</strong> piccole<br />

<strong>di</strong>vergenze, sono identiche le lacune e i luoghi più gravemente<br />

corrotti e quin<strong>di</strong> evidente l'origine comune.<br />

L'archetipo <strong>con</strong>teneva, oltre agli estratti <strong>di</strong> Petronio,<br />

poesie latine minori <strong>di</strong> varii autori e varia estensione,<br />

ed anche una raccolta <strong>di</strong> glosse, che un ignoto trasse<br />

da Gelilo, Isidoro, Geronimo e da scrittori ecclesiastici.<br />

Da questa unione, e dal trovarsi tali giunte nei margini<br />

del testo, derivò che furono da dotti me<strong>di</strong>oevalì<br />

e nei codd. italiani del s. XV attribuiti a Petronio epigrammi<br />

e altri versi non suoi, e quella raccolta <strong>di</strong><br />

glosse (1).<br />

L'archetipo non fu riprodotto per intero da nessuno<br />

dei mss. giunti a noi, ma in maggiore o minor numero<br />

<strong>di</strong> parti più o meno estese.<br />

Dei co<strong>di</strong>ci esistenti il Bucheler, che ne esaminò egli<br />

stesso una gran parte, fa sette classi, se<strong>con</strong>do la qualità<br />

e l'estensione degli estratti che essi <strong>con</strong>tengono.<br />

Nella prima classe stanno quelli che <strong>con</strong>tengono i più<br />

numerosi ed estesi estratti ; nella se<strong>con</strong>da quelli in<br />

cui il testo petroniano giunge fino alla fine dei <strong>di</strong>stici<br />

elegiaci del par. 137 delle nostre e<strong>di</strong>zioni (paragrafi<br />

(1) Pece <strong>di</strong> tali glosse un'e<strong>di</strong>zione C. Boch: Petronius Arbiter<br />

, de antiquis <strong>di</strong>ctionibus. Cambridge (in America) 1860 ; e<br />

ne <strong>di</strong>scorse A. Eeifferscboid nel Eheinisches Mnsaeum, 16, 1.

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