Petronii Cena Trimalchionis, con studii illustrativi e note di Paolo ...
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accanto alla piccola colonia, stabilita nel 194 a. C, e<br />
rinnovata da Augusto, rimaneva ancora ai tempi <strong>di</strong> Nerone<br />
l'antica comunità greca, come urbs peregrina, la<br />
quale <strong>di</strong>venne municipio dopo la guerra sociale. Questo<br />
antico comune (vetus oppidum in Tacito)', <strong>di</strong>ce il<br />
H^ipperdey, ebbe ora da Nerone il titolo onorifico <strong>di</strong><br />
colonia, e fu riunito in una sola amministrazione <strong>con</strong><br />
la vecchia colonia <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni romani. Nulla dunque<br />
<strong>di</strong> strano che anche a Pozzuoli si parlasse come a Napoli<br />
un volgare greco-latino.<br />
Lo stesso <strong>di</strong>casi dei costumi. Eiesce <strong>di</strong>fficile ritenere<br />
che usanze attestate per Napoli non dovessero esser<br />
comuni a Pozzuoli, sorella <strong>di</strong> essa e a Cuma, madre<br />
<strong>di</strong> entrambe. Così per es. la processione sul clivus<br />
per chiedere la pioggia al tempio <strong>di</strong> Giove, come escludere<br />
che si usasse anche a Cuma e a Pozzuoli, che,<br />
come tutte le colonie, avevano il loro capitoliam, e<br />
certamente il loro clivus ? Simili costumi perdurano<br />
tuttora nei volghi, specialmente dell' Italia meri<strong>di</strong>onale.<br />
E noi ve<strong>di</strong>amo anche oggi che il <strong>di</strong>aletto e i costumi<br />
<strong>di</strong> Napoli sono per la massima parte quelli <strong>di</strong><br />
tutta la Campania; forse che il maruszaro e il pazsariello,<br />
non sono anche a Pozzuoli e negli altri <strong>di</strong>ntorni<br />
<strong>di</strong> Napoli ?<br />
Co<strong>di</strong>ci e e<strong>di</strong>zioni.<br />
Come vi fu una raccolta <strong>di</strong> estratti tolti da Ennio,<br />
Lucilio e Varrone e attribuita al Floro delle Epistole<br />
<strong>di</strong> Orazio, così il romanzo <strong>di</strong> Petronio offrì ben presto<br />
larga messe <strong>di</strong> estratti. Si può ritenere che già nel s.<br />
IV e V., e propriamente sotto Teodosio (378-395) esistevano<br />
estratti <strong>di</strong> Petronio. Questi, sostituendosi nelle<br />
mani dei letterati all'opera intera, furono causa principale<br />
delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> essa. E' certo che dal settimo