Introduzione - Fondazione Salvatore Maugeri
Introduzione - Fondazione Salvatore Maugeri
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Studio dei fenomeni di plasticità neuronale correlabili alle tecniche<br />
riabilitative utilizzate, inclusa l’eccitabilità della corteccia<br />
motoria (circuiti inibitori ed eccitatori) durante la fase neuroriabilitativa.<br />
ELENCO DELLE RICERCHE IN CORSO<br />
Effetto di treni di vibrazione muscolo-tendinea applicata in<br />
modo alternato a muscoli posturali.<br />
La sicurezza per l’operatore e per il paziente sottoposto a<br />
TMS.<br />
Stimolazione transcranica per la terapia del dolore: applicazione<br />
terapeutica.<br />
Tecnica di valutazione funzionale e outcome di neuroriabilitazione<br />
del paziente emiplegico ottenuta mediante fisioterapia<br />
“occlusivo” (CIMT) dell’arto inferiore.<br />
Risposte tattili registrate con elettrodi di superficie: una<br />
tecnica non invasiva che aumenta la possibilità diagnostica<br />
in pazienti diabetici.<br />
ELENCO DELLE RICERCHE IN PROGRAMMAZIONE<br />
1. Tecnica di riabilitazione sensoriale-motoria ottenuta<br />
mediante dispositivi robotizzati.<br />
Lo scopo principale di questo progetto è l’implementazione e<br />
la valutazione delle possibilità di utilizzo di protocolli di neuroriabilitazione<br />
assistita da robot. La ricerca sarà focalizzata sull’applicazione<br />
e lo sviluppo di un sistema di neuroriabilitazione<br />
robotizzata per l’arto superiore, inoltre verrà studiato come<br />
l’intervento del robot possa determinare una ottimizzazione<br />
del procedimento riabilitativo per mezzo dell’attivazione contemporanea<br />
delle proiezioni cortico-spinali verso muscoli distali<br />
e prossimali. Ulteriore scopo di questa ricerca è di studiare<br />
gli effetti dell’applicazione della terapia neuroriabilitativa<br />
“robotizzata” durante la fase acuta della malattia. In pratica, la<br />
terapia verrà applicata non appena il paziente sarà stabilizzato.<br />
La fase acuta rappresenta il momento di maggiore plasticità<br />
neurale e, quindi, la fase ottimale in cui intervenire per<br />
ottenere il recupero del paziente.<br />
Gli esercizi previsti dal protocollo sperimentale saranno suddivisi<br />
in tre gruppi e focalizzati al miglioramento di pattern di<br />
movimento della mano, del gomito e della spalla. La terapia<br />
legata alla movimentazione della mano sarà somministrata<br />
durante le prime 2-3 settimane, seguita dalla terapia per il recupero<br />
dei movimenti della mano e del polso (di durata pari a<br />
2-3 settimane), nelle ultime 2-3 settimane verrà somministrata<br />
la terapia per il recupero di gomito e spalla. La terapia sarà<br />
realizzata grazie all’utilizzo del robot “MIT-Manus” composto<br />
dai moduli InMotion2, InMotion3 e “Hand motion” quest’ultimo<br />
specifico per la riabilitazione della mano. I pazienti si sottoporranno<br />
ad una serie di 35-40 sessioni riabilitative durante<br />
le quali eseguiranno, con l’aiuto del robot, almeno 2100 ripetizioni<br />
di movimenti verso un target.<br />
La valutazione della bontà della terapia riabilitativa verrà eseguita<br />
comparando i dati cinematici e cinetici acquisiti dal<br />
robot stesso con i miglioramenti funzionali ottenuti dalla neuroriabilitazione.<br />
Lo scopo di questa ricerca è, inoltre, quello di<br />
provare che la terapia “robotizzata”, volta al miglioramento<br />
delle capacità motorie dei pazienti, riduce i tempi necessari al<br />
recupero motorio e contemporaneamente permette di ottenere<br />
degli indici oggettivi correlati al miglioramento del paziente;<br />
indici estratti dall’analisi dei dati cinematici e cinetici<br />
acquisiti dal robot durante le sessioni riabilitative.<br />
2. La stimolazione transcranica come terapia del dolore<br />
(applicazioni terapeutiche). Metodi Clinici e<br />
Neurofisiologici volti alla comprensione della fisiologia<br />
del dolore.<br />
Grazie agli studi precedentemente effettuati dal nostro gruppo di<br />
lavoro abbiamo dimostrato che l’applicazione per 20 minuti di<br />
una stimolazione magnetica transcranica ripetuta, alla frequenza<br />
di 10 Hz (rTMS), fosse in grado di ridurre, per circa 10 giorni, il<br />
dolore cronico facciale. Quindi possiamo pensare che la rTMS induce<br />
un cambiamento delle capacità di trasmissione sinaptica a<br />
seguito di meccanismi di long-term potentiation and depression<br />
(Haung et al., 2005; Fregni et al., 2006). È stato inoltre dimostrato<br />
che, al pari della rTMS, la stimolazione transcranica con corrente<br />
continua (tDCS) permette di modulare l’attività del cervello in<br />
maniera non invasiva. Ci prefiggiamo, quindi, di esaminare gli effetti<br />
della tDCS su pazienti affetti da dolore cronico. Verrà previsto<br />
un protocollo “double-blind” della durata di 10 giorni in cui<br />
i pazienti, divisi in due gruppi, saranno sottoposti alla stimolazione<br />
con corrente anodica continua centrata a livello della corteccia<br />
motoria primaria, oppure sottoposti ad una stimolazione<br />
fittizia. Verranno eseguite scale di “pain-rating”, test neuro-psicologici<br />
e verrà determinato il periodo silente (TMS).<br />
Alcuni dei nostri scopi sono:<br />
lo sviluppo di uno stimolatore elettrico per la stimolazione<br />
transcranica con corrente continua (tDCS);<br />
lo sviluppo di diversi test di tipo neurofisiologico atti alla<br />
valutazione oggettiva dell’efficacia della terapia neuromotoria;<br />
lo sviluppo di protocolli di ricerca volti allo studio della fisiologia<br />
del dolore e per la terapia del dolore stesso.<br />
3. Sviluppo di uno stimolatore tattile per migliorare le<br />
capacità diagnostiche nella patologia diabetica.<br />
È stata precedentemente sviluppata dal nostro gruppo di lavoro<br />
un’accurata tecnica non invasiva per la rivelazione di alterazioni<br />
premature della velocità di conduzione sensitiva dei<br />
nervi distali. Questa tecnica prevedeva la registrazione e l’analisi<br />
dei potenziali d’azione compositi di tipo sensitivo a seguito<br />
della stimolazione meccanica delle dita. La tecnica è<br />
stata utilizzata su di un gruppo di pazienti diabetici determinando<br />
un miglioramento delle capacità diagnostiche della<br />
malattia. Lo scopo di questo ulteriore studio è quello di sviluppare<br />
un dispositivo di facile utilizzo che permetta di ottenere<br />
in modo semiautomatico una diagnosi precoce sulla possibile<br />
alterazione della velocità di conduzione nervosa distale.<br />
Collaborazioni<br />
NINDS, National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA.<br />
Brain & Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology,<br />
Boston, USA.<br />
Laboratorio di Microcalcolatori e Strumentazione Elettromedicale<br />
Dipartimento di Informatica e Sistemistica, University<br />
of Pavia, Italy.<br />
EBNeuro SpA, Firenze, Italy.<br />
Alpine Biomed ApS, Skovlunde, Denmark.<br />
Pubblicazioni<br />
Nilsson J, De Nunzio AM, Grasso M, Nardone A, Schieppati M.<br />
Effect of alternating trains of vibration applied on muscle tendons.<br />
Comparison of postural responses in patients with<br />
Parkinson’s disease and healthy controls. Clin Neurophys, 2007.<br />
<strong>Fondazione</strong> <strong>Salvatore</strong> <strong>Maugeri</strong> 2007-2008 113<br />
INTRODUZIONE