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Introduzione - Fondazione Salvatore Maugeri

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INTRODUZIONE<br />

Attività dei Dipartimenti<br />

DIPARTIMENTO DI MEDICINA<br />

OCCUPAZIONALE ED AMBIENTALE<br />

L’attività scientifica delle Unità Operative del Dipartimento<br />

di Medicina Occupazionale ed Ambientale è<br />

imperniata sul tema tradizionale della linea di ricerca<br />

1 della <strong>Fondazione</strong> <strong>Salvatore</strong> <strong>Maugeri</strong>: l’identificazione<br />

e la quantificazione dei fattori di rischio nell’ambiente<br />

di lavoro e di vita e lo studio dei loro meccanismi<br />

d’azione. L’evidenziazione ed il controllo della<br />

presenza di xenobiotici a livello ambientale e/o biologico<br />

in ambito lavorativo/occupazionale e nell’ambiente<br />

di vita, nonché lo studio sperimentale, clinico<br />

ed epidemiologico delle modalità di azione a livello<br />

dell’organismo umano costituisce infatti il filo conduttore<br />

di tutti i progetti di ricerca del Dipartimento,<br />

il fine ultimo dei quali è la messa a punto di indicatori<br />

di esposizione e/o di effetto e di valori di riferimento<br />

utilizzabili in Medicina del Lavoro e in Medicina<br />

Ambientale per il controllo di popolazioni a rischio.<br />

Tale impostazione presuppone una stretta collaborazione<br />

tra le diverse Unità Operative con utilizzazione<br />

reciproca di dati e metodologie operative e<br />

un continuo confronto sulla progressione delle ricerche.<br />

In ambito sperimentale si collocano essenzialmente<br />

le ricerche impostate dal Laboratorio del Servizio di<br />

Tossicologia, le quali si sono rivolte verso i seguenti<br />

settori:<br />

1) Valutazione degli effetti dell’esposizione perinatale<br />

a contaminanti ambientali neurotossici quali<br />

il metilmercurio (MeHg) e alcuni bifenilipoliclorurati<br />

(PCB), quali il PCB153 e il PCB126, normalmente<br />

co-presenti negli alimenti. La modulazione<br />

in maniera differente della risposta a tali stimoli<br />

tossici ha sottolineato ancora una volta la necessità<br />

di mettere a punto e standardizzare un pannello<br />

di test in vitro e in vivo atti a svelare effetti<br />

cellulari e molecolari, che sono alla base di possibili<br />

sinergismi o antagonismi, da impiegarsi nella<br />

valutazione del rischio chimico.<br />

Nell’anno in corso è stato pianificato uno studio<br />

che intende valutare la permeabilità e l’integrità<br />

della Barriera Emato Encefalica (BBB) ad alcuni<br />

farmaci/sostanze chimiche modello utilizzando un<br />

approccio integrato di studio che applica test<br />

complementari (in vitro mediante cellule in coltura<br />

e in silico). Lo studio avrà le seguenti fasi:<br />

116<br />

determinazione degli effetti delle sostanze test<br />

sull’integrità della BBB;<br />

caratterizzazione dell’abilità delle sostanze test<br />

di attraversare la BBB;<br />

verifica dei meccanismi d’interazione dei composti<br />

con la proteina carrier PgP, in presenza o<br />

assenza di un inibitore specifico della stessa.<br />

2) Messa a punto di nuovi marker neurochimici misurabili<br />

in cellule ematiche, come surrogati di alterazioni<br />

del sistema nervoso, che vengono applicati<br />

in specifiche casistiche cliniche di pazienti<br />

adulti e pediatrici affetti da patologie neuropsichiatriche<br />

o da alcolismo. Gli studi servono a definire<br />

il significato e il valore predittivo di tali indicatori<br />

biologici periferici nella diagnosi della patologia<br />

e nel monitoraggio farmacologico. La ricerca<br />

prevede l’applicazione clinica di biomarcatori di<br />

neurotossicità in casistiche selezionate di pazienti.<br />

Il programma intende approfondire i dati ottenuti<br />

in pazienti pediatrici con Disturbo da Deficit di Attenzione<br />

e Iperattività (ADHD) infantile relativamente<br />

alla misurazione di due biomarcatori<br />

(MAO-B piastrinica e recettori colinergici muscarinici<br />

linfocitari). Tali studi hanno evidenziato che i<br />

valori dei suddetti parametri neurochimici, misurati<br />

a livello periferico nei pazienti con ADHD al<br />

momento della prima visita clinica di arruolamento,<br />

risultano significativamente inferiori a<br />

quelli riscontrati in una popolazione di controllo. Il<br />

programma comporta la valutazione di biomarcatori<br />

neurochimici (MAO-B piastrinica e recettori<br />

colinergici muscarinici linfocitari) in relazione alla<br />

terapia farmacologia (es. atomoxetina) e alla risposta<br />

individuale ad essa nei bambini affetti da<br />

Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.<br />

3) Un settore della ricerca sperimentale è volto allo<br />

sviluppo, validazione e applicazione di modelli<br />

idonei a migliorare la fattibilità e il valore predittivo<br />

dei test tossicologici in vitro in uso per la valutazione<br />

del rischio chimico. Tali metodi, alternativi<br />

all’uso dell’animale di laboratorio secondo le direttive<br />

CEE, vengono applicati nell’ambito dell’attività<br />

di ricerca a contratto, nel settore della tossicologia<br />

cellulare e molecolare. Particolare interesse<br />

è rivolto allo sviluppo di test in vitro capaci<br />

di predire la ematotossicità in vivo. Gli effetti mielotossici<br />

delle aflatossine B1 (AFB1) e M1 sono<br />

stati studiati sulle cellule progenitrici di diverse<br />

linee ematiche avvalendosi di cellule di midollo<br />

osseo/sangue di cordone ombelicale umano e<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>Salvatore</strong> <strong>Maugeri</strong> 2007-2008

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