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Introduzione - Fondazione Salvatore Maugeri

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Linea di Ricerca N. 2<br />

MEDICINA RIABILITATIVA NEUROMOTORIA<br />

1. LABORATORIO DI RICERCA<br />

SULLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE<br />

Istituto Scientifico di Pavia<br />

Via S. <strong>Maugeri</strong>, 10<br />

Tel. 0382.5921<br />

e-mail: gabriele.mora@fsm.it<br />

Responsabile: Dr. Gabriele Mora<br />

Il laboratorio ha come obiettivo primario quello di sviluppare<br />

una ricerca di base in stretta sinergia con l’attività clinica mirata<br />

allo studio delle patologie neurodegenerative. Gli scopi<br />

principali sono, da una parte quello di identificare dei marcatori<br />

biomolecolari selettivi che permettano una diagnosi precoce<br />

di queste malattie nell’uomo, dall’altra quello di individuare<br />

molecole bersaglio per lo sviluppo di farmaci o altre<br />

strategie terapeutiche.<br />

Attività di Ricerca<br />

L’attività di ricerca del laboratorio è attualmente mirata soprattutto<br />

allo studio della sclerosi laterale amiotrofica (SLA),<br />

una malattia che colpisce in modo selettivo i motoneuroni<br />

provocando la paralisi progressiva dei muscoli scheletrici e la<br />

morte prematura in individui adulti. Da molti anni la <strong>Fondazione</strong><br />

ha maturato, in alcuni dei suoi centri, un modello clinico<br />

assistenziale per questa patologia basato sull’approccio interdisciplinare<br />

che è tuttora di riferimento sia a livello nazionale<br />

che internazionale. Lo scopo delle ricerche è duplice: 1) quello<br />

di fornire parametri utili alla diagnosi precoce della malattia<br />

attraverso l’analisi di fattori potenzialmente neurotossici noti<br />

(es. citochine, chemochine, marcatori di stress ossidativo) e di<br />

fattori non noti identificabili mediante analisi proteomica, nel<br />

liquor e in tessuti periferici di pazienti affetti da SLA in confronto<br />

ad individui sani o affetti da altre malattie neurodegenerative;<br />

2) quello di capire i meccanismi patogenetici attraverso<br />

lo sviluppo di modelli cellulari ottenuti da tessuti periferici<br />

di pazienti affetti da SLA (es. colture primarie di linfociti e<br />

di fibroblasti) nei quali sia possibile indagare i meccanismi<br />

molecolari di morte cellulare in analogia con le ipotesi deri-<br />

vanti dagli studi sperimentali. Il riscontro di marker di malattia<br />

a livello periferico sarebbe di estrema importanza per la pianificazione<br />

e la valutazione dell’outcome nei trial clinici.<br />

Inoltre è in corso di allestimento una banca di campioni biologici<br />

ottenuti dai pazienti che comprende DNA, sieri e linee<br />

cellulari di fibroblasti da utilizzare per indagini epidemiologiche<br />

biochimiche e genetiche in collaborazione con centri di<br />

ricerca sulla SLA nazionali e internazionali.<br />

Collaborazioni Scientifiche<br />

Consulenza continuativa con il Dipartimento di Neuroscienze,<br />

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri<br />

di Milano (Dr.ssa Caterina Bendotti).<br />

Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino.<br />

Dipartimento di Biologia, Università di Roma Tor Vergata.<br />

National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA.<br />

Sono inoltre in corso collaborazioni con organismi internazionali<br />

quali la World Federation of Neurology e lo European ALS<br />

Study Group.<br />

Attività Educazionale<br />

Attività di formazione per studenti e dottorandi in Biologia.<br />

Letture e comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.<br />

Seminari e lezioni a corsi ECM.<br />

Attività di Ricerca traslazionale<br />

Lo sviluppo di modelli cellulari da pazienti affetti da SLA, in<br />

confronto con individui sani, potrà fornire elementi utili all’identificazione<br />

di possibili marcatori diagnostici e target terapeutici.<br />

I risultati acquisiti potrebbero avere una ricaduta sullo<br />

sviluppo di test diagnostici e di nuove terapie e quindi essere<br />

brevettati.<br />

Progetti di Ricerca in corso<br />

Misurazione di fattori infiammatori nel liquor e nel siero di<br />

pazienti affetti da SLA a diversi stadi di malattia in confronto<br />

ad individui sani o affetti da altre patologie neurodegenerative.<br />

L’attivazione di meccanismi infiammatori ed<br />

immunitari è considerata uno dei processi attivamente<br />

coinvolti nella patogenesi della SLA. La recente acquisizione<br />

in laboratorio del Bioplex (Biorad), uno strumento<br />

per la misurazione in un solo campione di liquor o di siero<br />

di 27 diverse citochine e chemochine contemporaneamente,<br />

permette di delineare un profilo immuno-infiammatorio<br />

dei pazienti SLA durante la progressione di malattia.<br />

Tale profilo sarà utile non solo per identificare se e<br />

quali tra i fattori infiammatori considerati siano specificamente<br />

correlabili con la malattia ma anche per caratterizzare<br />

eventuali sottopopolazioni di pazienti.<br />

Analisi proteomica in PBMC (Peripheral Blood Mononuclear<br />

Cell) di pazienti SLA, in confronto ad individui sani<br />

per individuare proteine differenzialmente espresse correlabili<br />

con la progressione della malattia. L’indagine preliminare<br />

ha mostrato una differente espressione di varie<br />

proteine nei pazienti SLA rispetto ai controlli. Attualmente<br />

l’attenzione è focalizzata sullo studio della ciclofillina A,<br />

una proteina multifunzionale altamente presente nel sistema<br />

nervoso centrale così come nei linfociti ed eritrociti.<br />

In particolare nei PBMC di pazienti SLA ad uno stadio<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>Salvatore</strong> <strong>Maugeri</strong> 2007-2008 35<br />

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