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WALSERSPRACHE - The four main objectives of the Alpine Space ...

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Elisabetta Fazzini<br />

G. Frey, M. Bauen, M. Waibel e altri a noi tutti noti, e, sotto altri punti di<br />

vista – storico, demografico, etnico, sociolinguistico – da studiosi come<br />

E. Rizzi, P. Sibilla, P. P. Viazzo, A. Giacalone Ramat, in seguito S. Dal Negro,<br />

M. Musso e ancora, nell’ambito del GRILAVI, N. Francovich Onesti,<br />

M. A. Cipolla, C. Cigni, M. C. Di Paolo e altri ancora 2 . Non sarebbe possibile<br />

in questa sede fornire un elenco esaustivo dei numerosi studi<br />

apparsi in questi decenni. Molti sono dunque gli aspetti sotto i quali i dialetti<br />

Walser hanno attirato e attirano l’interesse.<br />

Per chi si occupa di linguistica e filologia germanica, il materiale dialettale<br />

rilevato ha rappresentato soprattutto una riserva estremamente<br />

interessante per uno studio diacronico di tratti conservativi e di originali<br />

peculiarità innovative di queste parlate, oltre che un’opportunità preziosa<br />

per verificare fenomeni di interferenza linguistica e culturale con l’ambiente<br />

romanzo in cui esse si sono sviluppate.<br />

Del resto, il plurilinguismo e l’interferenza tra culture diverse ha sempre<br />

interessato i filologi e gli storici delle lingue, a partire dagli studi sulle migrazioni<br />

delle popolazioni germaniche e sulla nascita dei volgari, che fin dalle<br />

prime testimonianze scritte hanno <strong>of</strong>ferto un quadro variegato di incroci culturali.<br />

Le situazioni di bilinguismo e plurilinguismo che si registrano oggi nei<br />

paesi europei, affondano le radici in situazioni antiche di contatti pluriculturali,<br />

come nel Belgio, nel Lussemburgo, in Irlanda ecc.; per noi particolarmente<br />

evidente è la situazione data dalle numerosissime presenze alloglotte<br />

sul suolo italiano (si veda Telmon 1992). Anche qui si è avuta una interazione<br />

incessante tra le diverse comunità linguistiche e culturali, nell’alternanza<br />

dei processi di convergenza e divergenza, di integrazione e differenziazione,<br />

presenti e attivi non solo tra le lingue di cultura, ma anche tra e<br />

con le minoranze alloglotte.<br />

La realtà linguistica e culturale che qui ci interessa, rappresentata da un<br />

numero di parlanti plurilingui quantitativamente non rilevante, è tuttavia un<br />

campo di ricerca di estremo interesse per le dinamiche linguistiche che vi<br />

si individuano. Molto è stato fatto in questo senso, ma si avverte, a mio<br />

avviso l’esigenza, di disporre di rilievi omogenei e mirati, più di quanto non<br />

si sia avuto fino ad ora, non ostante l’impegno di ricercatori e studiosi. Il<br />

2 Ibidem, rassegne bibliografiche di E. Fazzini, indicate qui di seguito al § 1.<br />

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