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WALSERSPRACHE - The four main objectives of the Alpine Space ...

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INDAGINI LINGUISTICHE, SOCIOLINGUISTICHE, INIZIATIVE NELLA COMUNITÀ WALSER DI FORMAZZA<br />

Dal punto di vista sociolinguistico si ha l’abbandono dell’uso del dialetto<br />

e la sua ripresa solamente come oggetto di interesse culturale.<br />

Tuttavia, nonostante il progressivo abbandono dell’uso del titsch la studiosa<br />

riscontra una sorta di “tenacità formale” con la presenza di strutture<br />

morfosintattiche eccedenti rispetto alla funzione del codice.<br />

È di particolare interesse per il futuro degli studi di carattere linguistico<br />

e culturale sulla val Formazza una delle recenti iniziative che hanno<br />

coinvolto la comunità di Formazza: l’attuazione di un archivio sonoro. Il<br />

progetto è stato realizzato grazie all’impegno di Silvia Dal Negro e della<br />

comunità di Formazza nel biennio 2002/2003 1 . La realizzazione dell’archivio<br />

sonoro è stata seguita dagli abitanti stessi della valle, sono state raccolte<br />

30 ore di parlato attualmente in stampa.<br />

Il materiale dell’archivio sonoro è molto importante per diversi aspetti.<br />

Il più importante è rappresentato dalle modalità impiegate per la sua<br />

realizzazione. Si tratta, infatti, di conversazioni semi-spontanee 2 , e quindi<br />

non incentrate su un particolare repertorio lessicale. Inoltre le registrazioni<br />

sono state eseguite da soggetti interni alla comunità. Questo ha creato<br />

una situazione completamente neutra dal punto di vista delle eventuali<br />

influenze che un ipotetico intervistatore esterno alla comunità e non parlante<br />

titsch poteva provocare. Infine questo materiale ha il pregio di essere<br />

quantitativamente consistente in modo tale da poter essere utilizzabile<br />

per diversi tipi studi linguistici.<br />

La mia tesi di laurea, “Facciamo un po’ titsch e un po’ waltsch”, Analisi<br />

dei fenomeni di contatto nella parlata Walser di Formazza, ha utilizzato<br />

come corpus di analisi 24 registrazioni dell’archivio sonoro per un totale<br />

di 12 ore analizzate. I parlanti considerati sono 37, 33 dei quali attivi e i<br />

restanti 4 passivi, compresi in un’età dal 1910 al 1970. Con il mio lavoro<br />

ho voluto tracciare un quadro generale dei principali fenomeni di contatto<br />

da un punto di vista dapprima teorico e poi empirico, analizzando i<br />

dati dell’archivio sonoro. Da una prima analisi sulla totalità di parole presenti,<br />

125.000, è emerso come il 4% sia composto da parole cosiddette<br />

straniere, non appartenenti al titsch. Vista la situazione di decadenza del<br />

dialetto Walser rispetto alla forte pressione dei codici romanzi potevamo<br />

1 Nell’ambito dello stesso progetto è stato realizzato un archivio sonoro per la comunità di<br />

Rimella.<br />

2 Definiremo queste conversazioni semi-spontanee perché in realtà l’intento era una vera e<br />

propria registrazione, poi trasformata in uno scambio più spontaneo basato su argomenti biografici<br />

o legati alla sfera della vita quotidiana.<br />

3 I dati del 2002 indicano 191 parlanti attivi, 46 competenti passivi e 236 non parlanti titsch.<br />

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