WALSERSPRACHE - The four main objectives of the Alpine Space ...

Marco Angster
Un ultimo uso perifrastico del verbo “fare” per il quale sono state formulate
frasi mirate è la forma causativa tunz + INF: per studiarla ho elicitato
frasi con la forma causativa italiana fare + INF al presente, all’imperativo,
al congiuntivo presente e imperfetto, in combinazione con i
modali e al passato prossimo.
Dall’analisi dei dati raccolti sottoponendo il questionario a quattro
informanti madrelingua ho ottenuto i seguenti risultati:
(1) gli ausiliari “essere” e “avere” e i modali non possono essere retti
da tue né quando fungono da ausiliari e reggono delle forme indefinite
dei verbi, né quando sono usati nel loro pieno valore lessicale;
l’uso di questi verbi in combinazione con tue è ritenuto agrammaticale
da tutti gli informanti e in tutti i tempi e i modi in cui agisce tue
come flessione;
(2)
*Johannes tuet si stòrens.
Giovanni TUE è matto.
(3)
(a) *Albert tuet hä de bäsme./
(b) Albert tuet hä de bäsme.
Alberto TUE ha la scopa./
Alberto TUE tiene la scopa.
(4)
(5)
*Tuescht welle brot mét wòrscht?
TUE vuoi pane con salame?
*Péter tuet mòssò goa fòrt.
Pietro TUE deve andare via.
Le frasi (2)-(5) sono parte del test di accettabilità e sono state presentate
in contrasto con le tendenze riscontrate nell’analisi dei dati raccolti e,
infatti, tutti gli informanti hanno avuto difficoltà a proporre una traduzione;
la traduzione indicata in glossa è quella che si otterrebbe se le regole
di formazione delle forme perifrastiche si applicassero anche a questi
verbi. Un caso a sé è la frase (3): questa è stata sempre tradotta dagli
informanti come in (b), cioè selezionando per il verbo hä il valore “tenere”;
al contrario non è considerato possibile costruire la frase con la forma
perifrastica se hä significa “avere”.
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