Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI
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Funzionali di Motreanu–Panagiotopoulos 17<br />
Se, nella Definizione 3.9, si suppone Φ ∈ C 1 (X, R), si rientra nel caso studiato da<br />
Szulkin in [111]: in quel lavoro, si definisce un punto critico di Ψ come un punto u ∈ X<br />
tale che per ogni v ∈ X si abbia<br />
〈Φ ′ (u), v − u〉 + χ(v) − χ(u) ≥ 0<br />
(notiamo che in tal caso deve aversi u ∈ dom(χ)).<br />
In analogia con questa nozione, introduciamo la seguente Definizione:<br />
Definizione 3.10. Siano X, Ψ come nella Definizione 3.9, u ∈ X: u è un punto critico<br />
secondo Szulkin di Ψ se verifica la condizione<br />
(3.10.1) Φ ◦ (u; v − u) + χ(v) − χ(u) ≥ 0 per ogni v ∈ X.<br />
Tutte le applicazioni che presenteremo rientrano nel seguente caso particolare: siano C<br />
un sottoinsieme chiuso, convesso e non vuoto di X, e sia χC : X → R ∪ {+∞} la funzione<br />
indicatrice di C, definita per ogni u ∈ X da<br />
χC(u) =<br />
0 se u ∈ C<br />
+∞ se u /∈ C .<br />
Come si verifica facilmente, χC è un funzionale proprio, convesso, s.c.i. e continuo sul<br />
suo dominio (che è C).<br />
Sia ora Φ : X → R un funzionale localmente lipschitziano; secondo una denominazione<br />
introdotta da Panagiotopoulos, chiamiamo disequazione variazionale–emivariazionale<br />
(astratta) il seguente problema: trovare u ∈ C tale che<br />
(3.1) Φ ◦ (u; v − u) ≥ 0 per ogni v ∈ C.<br />
Si tratta di un problema variazionale molto generale: basti osservare che se, nella<br />
situazione descritta sopra, C = X, il problema (3.1) si riduce a una disequazione emivariazionale<br />
(si veda la Sezione 3.1); se invece Φ ∈ C 1 (X, R), (3.1) diventa una tradizionale<br />
disequazione variazionale <strong>del</strong> tipo<br />
〈Φ ′ (u), v − u〉 ≥ 0 per ogni v ∈ C<br />
(si veda in merito la classica monografia di Kinderlehrer e Stampacchia [59]); se infine,<br />
valgono entrambe le restrizioni sopra, (3.1) è l’equazione di Eulero<br />
Φ ′ (u) = 0.<br />
Il punto è che Ψ := Φ + χC è un funzionale di Motreanu–Panagiotopoulos, e in questo<br />
caso (come si vede facilmente) le condizioni (3.10.1) e (3.1) sono equivalenti: dunque,<br />
risolvere una disequazione variazionale–emivariazionale equivale a trovare i punti critici di<br />
un funzionale di Motreanu–Panagiotopoulos.