Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI
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Problemi al contorno 35<br />
Dimostrazione. Innanzitutto ricordiamo che, essendo X uno spazio di Hilbert, la relativa<br />
mappa di dualità è l’identità (si veda la Sezione 2.2). Sia u ∈ X ∩ W 2,2<br />
loc (Ω) un punto<br />
critico per Φ: ragionando come nel Lemma 4.3, si deduce l’esistenza di u∗ ∈ Lr′ (Ω) tale<br />
che per ogni v ∈ X <br />
<br />
∇u(x) · ∇v(x)dx = u<br />
Ω<br />
Ω<br />
∗ (x)v(x)dx,<br />
ossia, u è una soluzione debole <strong>del</strong>l’equazione di Laplace<br />
−∆u = u ∗<br />
(sicché possiamo identificare −∆u con la funzione u ∗ ).<br />
D’altra parte, applicando i Lemmi 4.3 e 4.9, risulta che u verifica per q.o. x ∈ Ω<br />
l’inclusione<br />
−∆u(x) ∈ [h−(x, u(x)), h+(x, u(x))];<br />
definito l’insieme<br />
E = {x ∈ Ω \ Ω0 : u(x) ∈ D} ,<br />
per (4.12), impiegando un risultato di De Giorgi, Buttazzo e Dal Maso (si veda [32], Lemma<br />
1) si può porre per ogni x ∈ E<br />
∆u(x) = 0.<br />
Sia ora x ∈ Ω \ Ω0; dimostriamo che<br />
distinguendo due casi:<br />
−∆u(x) = h(x, u(x)),<br />
• se x /∈ E, l’inclusione diventa chiaramente<br />
• se x ∈ E, per quanto sopra si ha<br />
da cui, per (4.13),<br />
−∆u(x) = h(x, u(x));<br />
h−(x, u(x)) ≤ 0 ≤ h+(x, u(x)),<br />
h(x, u(x)) = 0 = −∆u(x).<br />
Con ciò, la tesi è provata. <br />
Ovviamente, non v’è ragione per cui, in generale, un punto critico <strong>del</strong> funzionale Φ<br />
ricada nello spazio W 2,2<br />
loc (Ω): questo problema di regolarità dovrà essere affrontato caso<br />
per caso, nelle applicazioni.<br />
Nei Capitoli 5 e 6, presenteremo alcuni teoremi di esistenza e di molteplicità per le<br />
soluzioni di <strong>problemi</strong> simili a (4.14).