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Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI

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84 Capitolo 7. Biforcazione per sistemi hamiltoniani<br />

Allora, esiste ¯ λ > 0 tale che l’insieme ˆ ST¯ λ contiene almeno un punto di accumulazione.<br />

Un’altra nozione cui faremo riferimento nel séguito è quella di operatore proprio, di<br />

cui ricordiamo la definizione.<br />

Definizione 7.6. Siano (X; τ) uno spazio topologico, T : X → X un operatore: T è<br />

proprio se T −1 (K) è compatto per ogni sottoinsieme compatto K di X.<br />

Un’importante classe di operatori proprî è individuata dal seguente risultato di Sadyrkhanov.<br />

Teorema 7.7. ([103], Theorem 1.1) Siano (X, ·) uno spazio di Hilbert con dim(X) =<br />

∞, T : X → X un operatore continuo, chiuso e non costante. Allora, T è proprio.<br />

Infine, includiamo per completezza il classico Teorema <strong>del</strong>l’invarianza <strong>del</strong> dominio,<br />

enunciato in una forma adatta ai nostri scopi.<br />

Teorema 7.8. ([117], Theorem 16.C) Siano (X, · ) uno spazio di Hilbert, O un<br />

sottoinsieme aperto di X, R : O → X un operatore continuo e compatto. Inoltre l’operatore<br />

T : O → X definito per ogni u ∈ O da<br />

sia iniettivo. Allora, T è aperto.<br />

T (u) = u + R(u)<br />

7.2 Alcuni richiami sui sistemi <strong>del</strong> secondo ordine<br />

In questa Sezione richiamiamo alcuni elementi <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>teoria</strong> dei sistemi di equazioni differenziali<br />

ordinarie <strong>del</strong> secondo ordine con condizioni agli estremi periodiche, quale è esposta nel<br />

testo di Mawhin e Willem [80]: denotato I = [0, 1], siano N ∈ N (N > 1) e A(·) = [aij(·)]<br />

una matrice simmetrica N × N i cui termini sono funzioni aij ∈ L ∞ (I) (i, j = 1, . . . N), e<br />

sia verificata, per un opportuno ν > 0, la seguente condizione:<br />

(7.1) (A(x)s) · s ≥ ν|s| 2 per q.o. x ∈ I e ogni s ∈ R N .<br />

Il simbolo H1 1 indica lo spazio <strong>del</strong>le funzioni u ∈ L2 (I, RN ) che ammettono derivata<br />

debole ˙u ∈ L2 (I, RN ) e verificano u(0) = u(1): in particolare, ogni u ∈ H1 1 è una funzione<br />

assolutamente continua, sicché ammette una derivata classica, coincidente con ˙u, quasi<br />

si può definire un prodotto scalare ponendo per ogni<br />

ovunque in I; in forza di (7.1), su H1 1<br />

u, v ∈ H1 1<br />

1<br />

〈u, v〉 =<br />

0<br />

[ ˙u(x) · ˙v(x) + (A(x)u(x)) · v(x)] dx,<br />

e questo induce una norma definita per ogni u ∈ H 1 T da<br />

<br />

1<br />

u = [| ˙u(x)| 2 + (A(x)u(x)) · u(x)] dx.<br />

Il seguente Lemma stabilisce le proprietà di H 1 1 :<br />

0

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