Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI
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Disequazione con ostacolo 63<br />
Come premesso, la disequazione (5.46) generalizza il problema <strong>del</strong>l’ostacolo, data la<br />
natura <strong>del</strong>l’insieme C: un problema simile è stato studiato da Kyritsi e Papageorgiou in<br />
[75] (ma in dimensione maggiore di uno).<br />
Nello studio <strong>del</strong> problema (5.46) si può applicare lo schema generale descritto nella<br />
Sezione 4.3: poniamo X = W 1,2<br />
0 (]0, 1[) e per ogni u ∈ X<br />
1<br />
1<br />
JF (u) ≤<br />
0<br />
F (u(x))dx, JG(u) ≤<br />
0<br />
F (u(x))dx.<br />
Per il Lemma 4.7 i funzionali JF , JG : X → R sono localmente lipschitziani e verificano<br />
per ogni u, v ∈ X<br />
J ◦ 1<br />
F (u; v) ≤ F<br />
0<br />
◦ (u(x); v(x))dx, J ◦ 1<br />
G(u; v) ≤<br />
0<br />
G ◦ (u(x); v(x))dx.<br />
Detta χC la funzione indicatrice di C, per ogni λ, µ > 0 il funzionale <strong>del</strong>l’energia<br />
associato al problema (5.46) si definisce ponendo per ogni u ∈ X<br />
Infatti:<br />
Eλ,µ(u) = u2<br />
2 − λJF (u) − µJG(u) + χC(u).<br />
Lemma 5.19. Per ogni λ, µ > 0, Eλ,µ : X → R ∪ {+∞} è un funzionale di Motreanu–<br />
Panagiotopoulos, e ogni suo punto critico è una soluzione di (5.46).<br />
Dimostrazione. Rammentiamo quanto stabilito nella Sezione 4.3 e poniamo per ogni<br />
s ∈ R<br />
H(s) = λF (s) + µG(s);<br />
chiaramente H soddisfa la condizione (4.9), mentre il problema (4.10) è equivalente al<br />
nostro (5.46): quindi basta applicare il Lemma 4.8. <br />
Anche in questo caso, preferiamo articolare il ragionamento in più tappe, introducendo<br />
alcuni lemmi preliminari.<br />
Lemma 5.20. Il funzionale JF : X → R è sequenzialmente debolmente continuo e per<br />
ogni λ ≥ 0 si ha<br />
<br />
u2 (5.20.1) lim<br />
u→+∞ 2 − λJF<br />
<br />
(u) = +∞.<br />
Dimostrazione. Proviamo che JF è sequenzialmente debolmente continuo, ragionando<br />
per assurdo: siano {vn} una successione in X debolmente convergente a v ∈ X e ε > 0<br />
tale che per ogni n ∈ N<br />
(5.47) |JF (vn) − JF (v)| ≥ ε.<br />
Per il Lemma 4.6, esiste una sottosuccessione, che denotiamo ancora {vn}, tale che<br />
vn − v∞ → 0: pertanto, per ogni x ∈]0, 1[ si ha<br />
lim n [F (vn(x)) − F (v(x))] = 0;