Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI
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Capitolo 5<br />
Teoremi di molteplicità per<br />
<strong>problemi</strong> con due parametri<br />
Questo Capitolo è dedicato alle conseguenze <strong>del</strong> Teorema 1.6 nello studio di <strong>problemi</strong><br />
variazionali: la natura eminentemente astratta di quel risultato ci consentirà di adattarlo,<br />
di volta in volta, a contesti differenti, sempre nell’àmbito <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>teoria</strong> dei punti critici per<br />
funzionali non differenziabili, ove lo applicheremo insieme al Teorema 3.17.<br />
Ripercorriamo, seguendo l’articolo riassuntivo di Ricceri [101] (al quale rimandiamo il<br />
lettore anche per ulteriori riferimenti bibliografici), la storia di questo metodo: il punto<br />
di partenza è rappresentato dal seguente risultato di Ricceri, comparso in [94] (si vedano<br />
anche [92], [93]) e noto come Teorema dei tre punti critici.<br />
Teorema 5.1. Siano (X, · ) uno spazio di Banach riflessivo e separabile, Φ ∈<br />
C 1 (X, R) un funzionale sequenzialmente debolmente s.c.i. tale che Φ ′ : X → X ∗ ammette<br />
un inverso continuo, Ψ ∈ C 1 (X, R) un funzionale tale che Ψ ′ : X → X ∗ è compatto,<br />
Λ ⊆ R un intervallo, δ ∈ R verificanti<br />
(5.1.1) sup inf [Φ(u) + λ(δ − Ψ(u))] < inf<br />
u∈X sup [Φ(u) + λ(δ − Ψ(u))];<br />
λ∈Λ u∈X<br />
λ∈Λ<br />
(5.1.2) lim [Φ(u) − λΨ(u)] = +∞ per ogni λ ∈ Λ.<br />
u→+∞<br />
Allora, esistono λ0, λ1 ∈ Λ e σ1 > 0 tali che λ0 < λ1 e che per ogni λ ∈ [λ0, λ1] l’equazione<br />
ammette almeno tre soluzioni in B(0, σ1).<br />
Φ ′ (u) − λΨ ′ (u) = 0<br />
Il Teorema 5.1 è un risultato di molteplicità per i punti critici di una certa classe di<br />
funzionali derivabili secondo Gâteaux con derivata continua, che fornisce anche una stima<br />
<strong>del</strong>le norme dei punti critici.<br />
Su di esso si fonda il metodo <strong><strong>del</strong>la</strong> diseguaglianza di <strong>minimax</strong>, che nel corso degli anni<br />
è stato applicato con successo a numerosi <strong>problemi</strong> variazionali classici: senza accampare<br />
pretese di completezza, citiamo qui i lavori di Barletta e Livrea [7], Bonanno [10] e [11]<br />
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