Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI
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58 Capitolo 5. Problemi con due parametri<br />
D’altra parte si ha<br />
(5.37) inf<br />
u∈X sup ψ(u, λ) ≥ t.<br />
λ∈Λ<br />
Infatti, fissato u ∈ X, si possono ancora distinguere due casi:<br />
• se J(u) < δ, si ricava<br />
• se J(u) ≥ δ, per definizione di η si ricava<br />
sup ψ(u, λ) = +∞;<br />
λ∈Λ<br />
sup ψ(u, λ) ≥ t.<br />
λ∈Λ<br />
Da (5.36) e (5.37) segue infine (5.16.1). <br />
Il risultato principale <strong><strong>del</strong>la</strong> presente Sezione è il seguente.<br />
Teorema 5.17. Siano Ω, f come sopra. Allora, esistono λ0, λ1 > 0 e σ1, σ2 > 0 tali<br />
che λ0 < λ1 e<br />
(5.17.1) per ogni λ ∈ [λ0, λ1] e ogni g come sopra, esiste µ1 > 0 tale che per ogni µ ∈]0, µ1[<br />
il problema (5.31) ammette almeno due soluzioni simmetriche in B(0, σ1);<br />
(5.17.2) per ogni λ ∈ [λ0, λ1] e ogni g come sopra, verificante anche<br />
G(x, s) ≤ b(x)(1 + |s| 2 ) per q.o. x ∈ Ω e ogni s ∈ R,<br />
esiste µ2 > 0 tale che per ogni µ ∈]0, µ2[ il problema (5.31) ammette almeno tre<br />
soluzioni simmetriche in B(0, σ2)<br />
Dimostrazione. Le ipotesi <strong>del</strong> Teorema 5.2 (con C = X) sono tutte soddisfatte nel<br />
presente contesto: X è uno spazio di Hilbert separabile (come sottospazio di Y e per<br />
il Lemma 5.11); il funzionale I è localmente lipschitziano e sequenzialmente debolmente<br />
s.c.i. (in quanto è convesso); J è localmente lipschitziano e sequenzialmente debolmente<br />
continuo (Lemma 5.14); scelto δ come nel Lemma 5.16, le condizioni (5.2.1) e (5.2.2) sono<br />
verificate (Lemmi 5.14, 5.16).<br />
Siano dunque λ0, λ1 ∈ Λ e σ1 > 0 come nel Teorema 5.2 (possiamo assumere λ0 > 0).<br />
Siano λ, g come in (5.17.1): posto per ogni u ∈ X<br />
Φ(u) = −JG(u),<br />
si prova (ragionando come nel Lemma 5.14) che Φ : X → R è localmente lipschitziano e<br />
sequenzialmente debolmente continuo: pertanto esiste µ1 > 0 tale che, per ogni µ ∈]0, µ1[,<br />
vi sono due punti u0, u1 ∈ X di minimo locale per il funzionale ψ(·, λ) + µΦ(·), tali che<br />
u0 = u1 e u0, u1 < σ1.