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Applicazioni della teoria del minimax a problemi ... - Portale Posta DMI

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Nonlinearità discontinue e simmetriche 53<br />

Dimostrazione. È lecito adottare la norma definita sopra in quanto sulla striscia Ω<br />

vale la diseguaglianza di Poincaré (si veda Esteban [40], Lemma 3), che in generale non è<br />

verificata nel caso di dominî illimitati.<br />

Inoltre, Ω gode <strong><strong>del</strong>la</strong> cosiddetta proprietà <strong>del</strong> cono, il che garantisce la continuità <strong>del</strong>le<br />

immersioni (si veda la classica monografia di Adams [1], Theorem 5.4). <br />

Notiamo che le immersioni di cui al Lemma 5.11 non sono compatte; per superare<br />

questa difficoltà, dovremo restringerci a un opportuno sottospazio.<br />

Il gruppo G esercita su Y un’azione definita come segue: per ogni g ∈ G, u ∈ Y , sia<br />

per ogni x ∈ Ω<br />

gu(x) = u(g −1 x);<br />

si dimostra che G è un gruppo topologico compatto e che esercita su Y un’azione lineare<br />

e isometrica, i cui punti fissi costituiscono il sottospazio vettoriale chiuso<br />

(si rammenti la Sezione 3.4).<br />

X = {u ∈ Y : gu = u per ogni g ∈ G}<br />

Riportiamo il seguente risultato, dovuto a Esteban e Lions:<br />

Lemma 5.12. ([41], Theorem 1) L’immersione X ↩→ L ν (Ω) è compatta per ogni ν ∈<br />

]2, 2 ∗ [.<br />

Poniamo, come di consueto, per ogni u ∈ Lr (Ω),<br />

<br />

<br />

JF (u) = F (x, u(x))dx, JG(u) =<br />

Ω<br />

Ω<br />

G(x, u(x))dx;<br />

per il Lemma 4.9, i funzionali JF , JG : L r (Ω) → R sono ben definiti e localmente lipschitziani.<br />

Per ogni λ, µ > 0 e ogni u ∈ Y poniamo altresì<br />

Eλ,µ(u) = u2<br />

2 − λJF (u) − µJG(u),<br />

così definendo il funzionale <strong>del</strong>l’energia relativo al problema in esame; vale infatti il<br />

seguente Lemma, dalla dimostrazione innegabilmente tortuosa.<br />

Lemma 5.13. Per ogni λ, µ > 0, il funzionale Eλ,µ : Y → R è ben definito, localmente<br />

lipschitziano e ogni suo punto critico è una soluzione <strong>del</strong> problema (5.31).<br />

Dimostrazione. Il funzionale u ↦→ u2<br />

è localmente lipschitziano (Lemma 3.4); inoltre,<br />

2<br />

per il Lemma 5.11, le restrizioni di JF e JG a Y sono localmente lipschitziane: dunque<br />

Eλ,µ lo è a sua volta.<br />

Sia u ∈ Y un punto critico di Eλ,µ: in primo luogo, dimostriamo che u ∈ W 2,2<br />

loc (Ω);<br />

introdotto un dominio limitato Ω ′ ⊂ RN tale che cl(Ω ′ ) ⊂ Ω, è sufficiente provare che<br />

u ∈ W 2,2<br />

loc (Ω′ ) (in quel che segue, identificheremo le funzioni definite su Ω con le rispettive<br />

restrizioni a Ω ′ ).

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