Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea
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<strong>di</strong> una cinta muraria; negli Statuti <strong>di</strong> Barbania (sec. XV, cap. 43) ove si<br />
stabilisce che il proprietario <strong>di</strong> una casa debba tenere paglia ed altri materiali<br />
infiammabili ad almeno un trabucco dalla casa; a Chivasso (1512, cap. 1) ed in<br />
molti altri paesi in riferimento a misurazioni <strong>di</strong> greti dei corsi d’acqua.<br />
Per e<strong>vita</strong>re equivoci, a Barbania (sec. XV, cap. 32) si stabilisce che<br />
…ogni giornata [jornata] <strong>di</strong> terra o <strong>di</strong> qualunque altro bene immobile<br />
sia e debba essere soltanto <strong>di</strong> cento tavole.<br />
A San Giorgio (1343, cap. 1 e 20) compaiono i termini sechia e seza<br />
denominanti il prato, ma secondo il Frola (che si rifà a quanto scritto dal<br />
Gabotto in L’Agricoltura) è anche misura agraria <strong>di</strong> terra coltivata a prato,<br />
basata sulla quantità <strong>di</strong> terreno che in una giornata un uomo può falciare.<br />
Oltre al trabucco ed al piede liprando vi erano anche altre misure<br />
lineari, sovente legate a particolari manufatti. Ve<strong>di</strong>amone qualcuna.<br />
Iniziamo con la parieta, misura per i tessuti.<br />
Ad Andrate (1410, cap. 144) vi era un mulino, parorio, dove, come<br />
spiega il Frola, si faceva macerare la lana e quin<strong>di</strong> si stendevano i panni. Era<br />
stabilito che il mugnaio non poteva pretendere più <strong>di</strong> determinate somme per i<br />
vari lavori che compiva. Il capitolo che riguarda questo argomento ci fa capire<br />
che il mugnaio aveva varie incombenze, <strong>di</strong>versamente retribuite.<br />
Si stabilì che i mugnai in carica non possano né debbano chiedere in<br />
pagamento come compenso per la loro opera dagli uomini <strong>di</strong> Andrate più <strong>di</strong><br />
quattro denari imperiali per ogni parieta <strong>di</strong> panno lavorata e sei imperiali per<br />
ogni rubbo <strong>di</strong> canapa pestata e un coppo <strong>di</strong> grano per ogni emina <strong>di</strong> grano<br />
che macinerà. E questo si intenda che può farsi pagare dagli uomini <strong>del</strong> paese;<br />
dai forestieri, secondo la loro abitu<strong>di</strong>ne…<br />
Il rubbo era una misura <strong>di</strong> peso, corrispondente a 25 libbre. La libbra<br />
pesava 3,688 ettogrammi, perciò il rubbo pesava 9,22 chili. Il coppo, misura<br />
per le granaglie e gli ari<strong>di</strong> in genere, valeva litri 2,882; 8 coppi davano una<br />
mina, da litri 23,056.<br />
La “parieta” compare con il nome parey negli Statuti <strong>di</strong> Chiaverano<br />
(1251, cap. 103) da cui si apprende pure che la “parieta” non era una misura<br />
costante. Infatti i tessitori dovranno rendere ai clienti “pariete” lunghe 10 alne<br />
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