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Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

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oggi si chiamano giuggiole. Confesso la mia ignoranza al riguardo, ed anche la<br />

definizione <strong>del</strong> vocabolario non mi ha illuminato. Giuggiolo – Arbusto <strong>del</strong>le<br />

Ramnacee (“Zizyphus sativa), con rami contorti, flessibili, spinosi, foglie<br />

oblunghe, fiori gialli, frutti a drupa, ovali, bruno-nocciola, eduli.<br />

Sarei curioso <strong>di</strong> vederla, una giuggiola.<br />

Fra gli alberi fruttiferi potremmo inserire anche querce, roveri e simili,<br />

perché le loro ghiande, usate normalmente come cibo per i porci, ma che, in<br />

tempi <strong>di</strong> carestia, venivano macinate e, mescolate con la farina <strong>di</strong> altre<br />

granaglie, servivano per farne pane o polenta.<br />

Ed ecco una serie <strong>di</strong> alberi non da frutta nominati negli Statuti.<br />

Albre = pioppi (in piemontese “arbre”).<br />

Bessi, spinas, bozolis = biancospino. Se n’è già parlato <strong>nel</strong>la prima<br />

lezione, a proposito <strong>del</strong>le siepi.<br />

Biole = betulla (in piemontese “biola”).<br />

Foo = faggio.<br />

Obios = acero da vigna.<br />

Rolle = una specie <strong>di</strong> quercia (in piemontese rol).<br />

Rurum = rovere.<br />

Roncas = fusaggine, così chiamata perché in passato col legno <strong>di</strong><br />

questa pianta si facevano fusi per filare. È forse più conosciuta con il nome <strong>di</strong><br />

berretta da prete, per la forma dei suoi frutti che vagamente ricordano<br />

l’aspetto <strong>del</strong>la berretta portata dai preti, ora sempre meno usata dai sacerdoti,<br />

che quasi sempre si vestono “in borghese”.<br />

Tenesche = bagolaro. C’è qualcuno <strong>di</strong> voi che sa che cosa mai è il<br />

bagolaro? Un po’, <strong>di</strong> botanica, m’intendo, ma questo bagolaro per me era un<br />

oggetto misterioso. Ho chiesto lumi al mio solito amico Dizionario, il quale così<br />

mi ha risposto: “Albero <strong>del</strong>le Ulmacee (Celtis Australis), d’alto fusto con<br />

corteccia grigia, foglie ovali lanceolate e fiori giallicci; il suo legno è ricercato<br />

per strumenti musicali e oggetti <strong>di</strong> tornitura, e un tempo per arnesi agricoli e<br />

specialmente per fruste da cavalli”. Insomma, era una specie <strong>di</strong> olmo.<br />

Tillio = tiglio.<br />

Tortas, vengum, vimenas, vancilia = vimine.<br />

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