05.06.2013 Views

Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

A Verolengo, ad esempio (XIII sec., cap. 80), se qualche persona vorrà<br />

appiccare il fuoco alle stoppie in un suo campo, sarà tenuto e dovrà arare<br />

quattro “fetas” <strong>di</strong> terra [come <strong>nel</strong> piemontese fëtta, in<strong>di</strong>ca la porca, cioè la<br />

striscia <strong>di</strong> terreno compresa fra due solchi] tutto intorno al suo appezzamento,<br />

in modo che dal suo fuoco non derivi nessun danno ad alcuno, pena una multa<br />

<strong>di</strong> cinque sol<strong>di</strong> per ciascuno ed ogni volta.<br />

incen<strong>di</strong>.<br />

I comuni mettevano in atto anche una sorta <strong>di</strong> servizio spegnimento<br />

In ogni casa, vicino alla porta d’ingresso, doveva sempre esserci un<br />

secchio o un altro recipiente pieno d’acqua. Quando in qualunque punto<br />

<strong>del</strong>l’abitato scoppiava un incen<strong>di</strong>o, tutti gli uomini maggiori <strong>di</strong> 15 anni, come<br />

prescrivevano ad esempio gli Statuti <strong>di</strong> Barbania (sec. XV?, cap. 37),<br />

dovevano accorrere, con il loro bravo secchio colmo d’acqua, ogni volta che la<br />

campana desse il particolare segnale <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, oppure se ne accorgessero in<br />

altro modo, e dovevano darsi da fare fin quando il fuoco fosse <strong>del</strong> tutto estinto.<br />

particolari.<br />

Negli Statuti <strong>di</strong> Chivasso (1306, cap. 570) si scende in maggiori<br />

Stabilirono ed or<strong>di</strong>narono che se vi sarà qualche incen<strong>di</strong>o <strong>nel</strong> borgo <strong>di</strong><br />

Chivasso o fuori <strong>di</strong> esso, in una casa o tettoia o pagliaio, ogni capo <strong>di</strong> casa<br />

dovrà portare o far portare un secchio d’acqua per spegnere l’incen<strong>di</strong>o sotto<br />

pena <strong>di</strong> 20 sol<strong>di</strong> per ogni contravventore. E se qualche secchio si perderà in<br />

quell’incen<strong>di</strong>o, il chiavaro in carica dovrà restituire il secchio al proprietario. E<br />

se qualcuno troverà un secchio e se lo terrà, gli verrà imposto <strong>di</strong> restituirlo e<br />

pagherà 20 sol<strong>di</strong> <strong>di</strong> multa.<br />

Gli incen<strong>di</strong> dolosi erano frequenti, perciò le pene erano assai severe, e<br />

non si limitavano a multe ed ammende.<br />

<strong>di</strong> reati.<br />

A Chivasso (1306, cap. 83) si era molto sbrigativi, per un buon numero<br />

Si stabilì che se qualcuno o qualcuna appiccherà o farà appiccare<br />

incen<strong>di</strong>o in una casa, una tettoia o in un cumulo <strong>di</strong> fieno o in un mucchio <strong>di</strong><br />

covoni <strong>di</strong> segale <strong>di</strong> un uomo o <strong>di</strong> un abitante <strong>di</strong> Chivasso, o <strong>nel</strong>la paglia, o <strong>nel</strong><br />

frumento, <strong>di</strong> giorno o <strong>di</strong> notte, entro o fuori il borgo <strong>di</strong> Chivasso, o devasterà le<br />

4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!