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Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

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Ad Andrate (1410, cap. 115), <strong>nel</strong> centro abitato era vietato tenere<br />

paglia e fieno in gran quantità.<br />

A Barbania (sec. XV ?, cap. 43) bisognava tenere la paglia ed il fieno<br />

alla <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno un trabucco, cioè 3 metri circa, dalla propria casa o dal<br />

luogo in cui si accendeva il fuoco, e non si poteva accendere il fuoco fuori dalla<br />

casa o dal luogo a ciò destinato, pena la multa <strong>di</strong> 60 sol<strong>di</strong>.<br />

Inoltre, <strong>nel</strong>la parte sopra il fuoco, <strong>nel</strong>la casa o <strong>nel</strong> luogo in cui lo si<br />

accende, qualunque persona <strong>di</strong> detto luogo o che vi abita, ora e in futuro,<br />

dovrà coprire quella parte sopra il fuoco con tegole o lose. Il lavoro dovrà<br />

essere iniziato entro sei anni dal giorno <strong>del</strong>la pubblicazione <strong>del</strong> presente<br />

statuto, sotto pena <strong>di</strong> cinque libbre.<br />

Evidentemente, la copertura in tegole e lose, lastre <strong>di</strong> pietra, era assai<br />

costosa, cosicché si concedeva un bel lasso <strong>di</strong> tempo per l’applicazione <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>sposto.<br />

Chi però si era dato la pena <strong>di</strong> coprire la propria casa con tegole,<br />

affrontandone la non in<strong>di</strong>fferente spesa, vaniva in certo modo tutelato: ad<br />

Andrate, infatti (1410, cap. 126), non si potevano pignorare le tegole <strong>del</strong>la<br />

casa ad un debitore insolvente, se c’era qualcos’ altro <strong>di</strong> pignorabile.<br />

A Balangero (1391, cap. 72) era vietato costruire la copertura <strong>del</strong>le case<br />

con la paglia, a meno che, e questo mi suona strano, ciò avvenisse in tempo <strong>di</strong><br />

guerra o <strong>di</strong> timore <strong>di</strong> guerra, e in seguito a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong>la<br />

comunità.<br />

A Chivasso (1306, cap. 564) sono vietate le coperture <strong>di</strong> paglia o lesca.<br />

I consoli, almeno una volta durante il loro incarico, dovranno effettuare<br />

un’ispezione e far rispettare il <strong>di</strong>vieto. In compenso, circa 160 anni dopo<br />

(1468, cap. 16), a chi volesse usare la creta a scopi e<strong>di</strong>lizi, purché fosse<br />

autorizzato dai consoli, si consentiva <strong>di</strong> prendersi quella adoperata <strong>nel</strong>la<br />

costruzione <strong>del</strong>le pubbliche strade, ma era obbligato a riempire i buchi con<br />

altra terra.<br />

Anche a Foglizzo (1387, cap. 1) erano vietate le coperture <strong>di</strong> paglia,<br />

ma, in compenso, era previsto un sussi<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la Credenza per chi intendeva<br />

costruir casa rispettando le norme.<br />

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