Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea
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Non è possibile, in questa sede, tracciare un quadro completo, poiché<br />
l’esposizione organica sarebbe assai lunga e monotona.<br />
Mi sembra più utile, passeggiando qua e là negli Statuti, spigolare<br />
notizie interessanti e significative per dare un’idea sufficientemente chiara<br />
<strong>del</strong>l’argomento.<br />
Iniziamo con le prestazioni d’opera: almeno una, a parte il servizio<br />
militare, si è conservata fino alla seconda metà <strong>del</strong> secolo scorso, cioè quella<br />
<strong>del</strong>le roide.<br />
Le “roide” sono nominate, ma senza alcuna specificazione in merito alla<br />
loro natura e durata, negli Statuti <strong>di</strong> Agliè (1423, cap. 4), <strong>di</strong> Chivasso (1305,<br />
cap. 14), <strong>di</strong> Cuorgnè (1419, cap. 2), e <strong>di</strong> Vestignè (1403, preambolo).<br />
A Rivara (1390, cap. 6) i capifamiglia erano tenuti a fare due “roide”<br />
ogni anno, ma se i Signori <strong>del</strong> luogo ne chiedevano altre, erano tenuti ad<br />
effettuarne altre, fino a tre.<br />
Negli Statuti <strong>di</strong> Pavone (sec. XIV, cap. 67) la parola “roydam” è inserita<br />
in un curioso capitolo che riguarda i campari.<br />
Si stabilì poi e si or<strong>di</strong>nò che nessuno possa né debba dare ai campari <strong>del</strong><br />
comune da bere o da mangiare <strong>nel</strong>le taverne o in casa propria, e neppure<br />
alcun’altra cosa e non possa fare per i campari alcuna roida o servizio. I<br />
campari, a loro volta, non dovranno accettare nulla <strong>di</strong> ciò; i contravventori<br />
saranno multati ogni volta <strong>di</strong> due sol<strong>di</strong>.<br />
Curioso altresì un capitolo degli Statuti <strong>di</strong> Pont, il 45°, che, per essere<br />
<strong>del</strong> 1562, è scritto <strong>nel</strong>l’italiano <strong>del</strong> XVI secolo.<br />
Per fare le Royde et guar<strong>di</strong>e <strong>di</strong>l comune.<br />
Ancora Or<strong>di</strong>niamo et Statuimo che ogni persona citata per le Royde et<br />
far guar<strong>di</strong>e intento sia esser obe<strong>di</strong>entissimo a farle et accadendo che in questo<br />
mancasse habia da pagar de bando per ogni persona et per ogni uolta sol<strong>di</strong><br />
Vintiecinque. Quali sol<strong>di</strong> sieno datti ad uno terzo posto al nomme <strong>di</strong>l<br />
desobe<strong>di</strong>ente . et se non uacherano tuto l integro giorno habbia da pagare<br />
Quello Quale gia Recitato hauemo et che nessuno al loco dun altro<br />
desobe<strong>di</strong>ente rechesto non possi Per alcuno modo excusarssi.<br />
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