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Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

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Nessuno vada <strong>nel</strong>la casa <strong>di</strong> un altro per recare offese, sotto pena <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci libbre per ogni contravventore e per ogni volta.<br />

Stessa pena a Bairo (1409, cap. 5). A Balangero (1391, cap. 28) la<br />

multa era <strong>di</strong> cento sol<strong>di</strong> viennesi, ma se il reo non poteva pagarla, la pena<br />

sarebbe stata lasciata all’arbitrio <strong>del</strong> castellano.<br />

A Strambino (1438, cap. 130) se <strong>di</strong> notte un malfattore penetrava in<br />

una casa, il padrone poteva impunemente ucciderlo. Ma questo era un caso<br />

limite <strong>di</strong> legittima <strong>di</strong>fesa.<br />

A Chivasso invece (1306, cap. 66) la violazione <strong>di</strong> domicilio poteva<br />

essere assai più rischiosa. Se <strong>di</strong> notte, cioè dall’ora in cui si suona la campana<br />

per la compieta dalla chiesa <strong>di</strong> San Pietro <strong>di</strong> Chivasso sino all’ora in cui dalla<br />

stessa chiesa si suona la campana per la messa <strong>del</strong> mattino qualcuno<br />

penetrerà <strong>di</strong> nascosto <strong>nel</strong>l’altrui casa, il padrone o i famigliari o i servi lo<br />

potranno percuotere fino a ferirlo o ucciderlo senza subire conseguenze. E se<br />

per caso quell’intruso sarà catturato vivo e sarà consegnato al castellano o al<br />

giu<strong>di</strong>ce, il castellano o il giu<strong>di</strong>ce dovrà subito sottoporlo a tortura per cercare <strong>di</strong><br />

scoprire la verità ed estorcergli il motivo per cui era entrato in quel luogo dove<br />

era stato scoperto ... Se risulterà che era penetrato in quel luogo per<br />

danneggiare qualcuno <strong>nel</strong>la persona, sarà appeso per la gola finché morirà. Se<br />

invece era penetrato là per recar danno ma non <strong>nel</strong>la persona, pagherà ogni<br />

volta una multa <strong>di</strong> 25 libbre viennesi e se nei termini stabiliti dalla condanna<br />

non la pagherà, gli verrà amputato un piede. Se poi l’intruso si sarà dato alla<br />

fuga così da non poter essere preso ed arrestato, sarà condannato, per la fuga,<br />

a 25 libbre o alla per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> piede se non pagherà nei termini stabiliti. Se e<br />

quando sarà poi catturato, il castellano o il giu<strong>di</strong>ce stabiliranno se sarà<br />

passibile <strong>del</strong>la pena capitale.<br />

Del resto, se pensiamo che a Barbania (sec. XV ?, cap. 65)rischiava la<br />

morte anche il ladro che avesse più <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci anni, ci ren<strong>di</strong>amo conto <strong>di</strong> quanto<br />

poca considerazione avessero i legislatori per la <strong>vita</strong> e l’integrità fisica dei loro<br />

sottoposti!<br />

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