Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea
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finire, ogni quartino comprendeva 2 bicchieri da litri 0,171. Come si vede, il<br />
nostro sistema metrico decimale è assai meno laborioso.<br />
Oltre alle misure approssimative come la bracciata, la pugnata e simili,<br />
esistevano degli strumenti <strong>di</strong> misurazione più scientifici. Qualcuno già lo<br />
abbiamo incontrato. Aggiungo ora la balancia, ovviamente la bilancia,<br />
strumento fondamentale e <strong>di</strong>ffuso: compare infatti, con qualche <strong>di</strong>fferenza<br />
grafica, negli Statuti <strong>di</strong> Alice, Agliè, Caravino, Chivasso, Lessolo, San Giorgio,<br />
Valperga.<br />
Analoga alla bilancia è la stadera. Denominata variamente (stetera,<br />
statera, scandaglum, standalia) la troviamo nominata ad Alice, a Chivasso,<br />
a Feletto, a Favria, a Pavone.<br />
Tutti gli strumenti non empirici, per poter essere utilizzati, dovevano<br />
recare un contrassegno che ne <strong>di</strong>chiarasse la congruità con le misure<br />
campione, che in quasi tutti i paesi erano depositate in Comune. Inoltre, per<br />
e<strong>vita</strong>re imbrogli, le misure adoperate dai commercianti e dagli artigiani<br />
venivano perio<strong>di</strong>camente sottoposte a controllo da parte <strong>di</strong> funzionari<br />
comunali.<br />
Su questo argomento, mi sembra utile ripetere quanto ho detto, alcuni<br />
anni or sono, in questa stessa sede, riguardo le norme <strong>di</strong>sposte ad <strong>Ivrea</strong>.<br />
Anche se concernono soprattutto le misure vinarie, si possono applicare anche<br />
alle altre tipologie.<br />
Statuti <strong>del</strong> 1329, cap. LXXXIII: gli asinai ed i bovari, che in groppa ad<br />
animali o su carri trasportavano vino per conto terzi, dovevano usare barili o<br />
altri contenitori dalla capacità non inferiore ad uno staro epore<strong>di</strong>ese e, norma<br />
altamente meritoria per la salute, non dovevano usare recipienti “amofatos”,<br />
ammuffiti, altrimenti, oltre ad una multa, dovevano anche rifondere il danno. I<br />
bottai, da parte loro, dovevano costruire barili che contenessero uno staro e le<br />
maçarole che ne contenessero almeno mezzo. Inoltre i recipienti utilizzati<br />
dovevano essere contrassegnati con un apposito sigillo o segno <strong>del</strong> Comune,<br />
che ne garantisse la conformità ad una misura-campione.<br />
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