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Pagine di vita nel Canavese del basso Medioevo - Uni3 Ivrea

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Come detto <strong>nel</strong> precedente capitolo, per animali d’età inferiore ai tre<br />

anni, o per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong>mezzati, il compenso era ridotto alla metà.<br />

Capitolo 135: ... il porcaio <strong>del</strong> comune <strong>di</strong> Strambino riceva e debba<br />

ricevere per la sua custo<strong>di</strong>a, per ogni porco mezzo quarto <strong>di</strong> segale e mezzo<br />

quarto <strong>di</strong> meliga o avena; se si tratta <strong>di</strong> una scrofa che abbia dei maialini<br />

(“porchetos”), il compenso sarà <strong>di</strong> 1 quarto <strong>di</strong> segale e 1 quarto <strong>di</strong> meliga o<br />

avena.<br />

Anche in questo caso, a tempo <strong>di</strong>mezzato, compenso <strong>di</strong>mezzato.<br />

Capitolo 136: ... il capraio che custo<strong>di</strong>rà <strong>del</strong>le capre, riceverà e dovrà<br />

ricevere, per la sua custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ognuna <strong>del</strong>le capre 1 quarto <strong>di</strong> segale, e se le<br />

custo<strong>di</strong>rà soltanto per metà <strong>del</strong> suo tempo contrattuale, riceverà la metà <strong>del</strong><br />

compenso, come detto sopra.<br />

Negli Statuti <strong>di</strong> Andrate (1410) troviamo altre <strong>di</strong>sposizioni notevoli.<br />

Cap. 105: Nessuna persona <strong>del</strong> paese <strong>di</strong> Andrate si prenda la libertà <strong>di</strong><br />

ricoverare bestie forestiere per più <strong>di</strong> una notte senza l’autorizzazione <strong>del</strong>la<br />

comunità, sotto pena <strong>di</strong> 5 sol<strong>di</strong> dalla seconda notte in poi...<br />

Cap. 112: Se qualcuno ha dei manzi già in grado <strong>di</strong> andare<br />

<strong>nel</strong>l’alpeggio, dovrà condurli all’alpeggio, sotto pena <strong>di</strong> 5 sol<strong>di</strong> per ogni<br />

settimana in cui li terrà fuori dall’alpeggio, a partire da quando gli sarà stato<br />

imposto dai consoli.<br />

periculosis.<br />

È interessante anche il cap. 109, intitolato: De bestiis cum cornibus<br />

Se qualcuno ha una bestia con corna cattive e pericolose, i consoli<br />

saranno tenuti a or<strong>di</strong>nargli <strong>di</strong> tagliare tali corna; chi contravverrà, dopo la<br />

notifica <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne, pagherà per ogni settimana una multa <strong>di</strong> 5 sol<strong>di</strong> imperiali.<br />

Gli Statuti <strong>di</strong> Lessolo (1430) al cap. 61 prescrivono che i vaccari ed i<br />

cavallari, cui sono affidati bovini, cavalli, muli, asini, puledri, paghino una<br />

cauzione, che verrà loro restituita se non perderanno qualche capo <strong>di</strong> bestiame<br />

e se non vi saranno incidenti.<br />

A proposito dei maiali, al cap. 81 degli Statuti <strong>di</strong> Chiaverano (1251) si<br />

legge: Si è stabilito che se una persona non è <strong>del</strong> luogo non possa tenere se<br />

non un solo maiale o una sola scrofa, e lo debba affidare al porcaio. Il<br />

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