Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS
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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />
Catetere con valvola<br />
catetere inserito in vescica attraverso l’uretra in cui è posizionata, in prossimità dello<br />
sbocco, una valvola unidirezionale. Le urine in questo caso sono conservate nella<br />
vescica e non nella sacca. Le urine vengono drenate aprendo la valvola a intervalli<br />
regolari.<br />
Cateterismo intermittente<br />
inserimento di un catetere in vescica per drenare le urine attraverso l’uretra o altra<br />
via di cateterizzazione come una stomia vescicale di Mitrofanoff. Il catetere è rimosso<br />
immediatamente dopo che il passaggio <strong>delle</strong> urine è completato. È ritenuta una<br />
pratica efficace per la gestione dei pazienti con disfunzioni idiopatiche o neurologiche<br />
della vescica e con svuotamento vescicale incompleto. Questi pazienti spesso soffrono<br />
di frequenza, urgenza, incontinenza e infezioni <strong>urinarie</strong> ripetute a causa del ristagno<br />
<strong>delle</strong> urine in vescica. Il cateterismo intermittente è spesso gestito dallo stesso<br />
paziente [vedi Autocateterismo].<br />
Cateterismo sovrapubico<br />
nel cateterismo sovrapubico le urine vengono drenate dalla vescica grazie al<br />
posizionamento di un catetere che attraversa la parete addominale e termina nella<br />
sacca di raccolta. Le urine possono essere così drenate direttamente dalla vescica<br />
nella sacca.<br />
Charrière (abbreviato Ch)<br />
unità di misura del diametro esterno del catetere: 1 Ch = 1/3 di mm.<br />
Colonizzazione del catetere vescicale<br />
in microbiologia clinica si definisce “colonizzazione” la presenza e replicazione di<br />
microrganismi su una superfice biologica in assenza di segni o sintomi clinici<br />
suggestivi di infezione. La colonizzazione del catetere urinario può determinare una<br />
colonizzazione <strong>delle</strong> basse <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> senza sviluppo di infezione e dunque in<br />
assenza di segni e sintomi urinari.<br />
Contaminazione del campione urinario<br />
si definisce “contaminazione” la presenza, nel campione di urine, di batteri<br />
provenienti dal tratto uretrale o da una fonte esterna. Il riscontro di questi batteri non<br />
indica la presenza di infezione, ma può essere erroneamente interpretato come tale.<br />
Le diverse tecniche di raccolta <strong>delle</strong> urine comunemente utilizzate sono tutte a rischio<br />
di contaminazione.<br />
DDD (Defined Daily Dose o dose definita giornaliera)<br />
la DDD per gli antimicrobici è la dose media di mantenimento, assunta giornalmente,<br />
di un antimicrobico utilizzato per la sua indicazione principale in soggetti adulti. La<br />
DDD fornisce un’unità di misura indipendente dal prezzo e dalla formulazione,<br />
permettendo di valutare il trend del consumo dei farmaci e di fare comparazioni fra<br />
popolazioni diverse.<br />
Dossier 190<br />
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