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Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS

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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />

7. Gestione <strong>delle</strong> IVU ricorrenti<br />

nelle donne<br />

La gran parte <strong>delle</strong> donne che ha avuto un episodio acuto di IVU soffrirà, nel corso della<br />

sua vita, di un secondo episodio. Nel 5-10% dei casi, invece, la frequenza degli episodi<br />

sarà più elevata, andando a delineare quella situazione detta di IVU ricorrenti (3 o più<br />

episodi di IVU nella stessa persona in 12 mesi oppure 2 episodi in 6 mesi). Nella maggior<br />

parte dei casi si tratta di re-infezioni (infezioni del tratto urinario con un germe diverso),<br />

mentre nel 5-10% si tratta di una ricorrenza (infezione con lo stesso germe dell’episodio<br />

precedente) (Institute for Clinical Systems Improvement, 2006; Scottish Intercollegiate<br />

Guidelines Network, 2006; University of Michigan Health System, 2005). Le IVU ricorrenti<br />

sono un problema comune (in Italia circa una IVU ogni 5 viste in ambulatorio), fastidioso<br />

per le donne affette; sono causa di frequenti visite ambulatoriali e di elevato ricorso a<br />

esami laboratoristici. Infine i trattamenti antibiotici ripetuti che si instaurano in questi casi<br />

contribuiscono all’aumento <strong>delle</strong> resistenze dei germi urinari ad antibiotici di uso comune.<br />

Le IVU ricorrenti sono più comuni fra le donne giovani con tratto urogenitale normale; in<br />

questo gruppo le infezioni si associano ai rapporti sessuali, durante i quali i germi gramnegativi<br />

che albergano nell’uretra risalgono le <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> (Pfau, 1983). In uno studio<br />

caso controllo (229 donne con IVU ricorrenti e 253 controlli) la frequenza dei rapporti<br />

sessuali è risultato essere, nell’analisi multivariata, il più importante fattore di rischio<br />

per la ricorrenza <strong>delle</strong> infezioni (Scholes, 2000). Altri fattori di rischio sono l’utilizzo del<br />

diaframma e degli spermicidi, anche se questi metodi contraccettivi sono poco diffusi fra<br />

le donne italiane. Si raccomanda comunque di esplorare in fase di anamnesi questi<br />

aspetti ed eventualmente consigliare il ricorso ad altri metodi contraccettivi (vedi Quesito<br />

1). Un altro gruppo a rischio per IVU ricorrenti è rappresentato dalle donne in<br />

menopausa, nelle quali il ridotto livello di estrogeni si associa ad assottigliamento e<br />

maggiore secchezza della mucosa vaginale, vescicale e uretrale che può contribuire<br />

alla ricorrenza <strong>delle</strong> infezioni (Sen, 2008).<br />

Dossier 190<br />

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