Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS
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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />
2007 relativi a un campione di 37.000 urinocolture dimostrano che il livello di resistenza e<br />
resistenza intermedia di E. coli - il microrganismo più frequentemente isolato in corso di<br />
IVU - è 47,8% per aminopenicilline, 23,8% per ciprofloxacina, 23,4% per trimetoprim<br />
+ sulfametoxazolo, 18,1% per amoxicillina + acido clavulanico, 10,4% per aminoglicosidi,<br />
8,6% per cefalosporine di III generazione (Figura 2.1 in Allegato 2). La percentuale di<br />
antibioticoresistenza aumenta passando dai campioni appartenenti ai soggetti non<br />
ricoverati, ai pazienti con ricovero breve (0-2 giorni), ricovero più lungo (≥3 giorni),<br />
lungodegenti extra-ospedalieri (Figura 2.2 in Allegato 2). Anche nelle donne di età<br />
inferiore ai 65 anni (presumibilmente in larga parte affette da IVU non complicate)<br />
il livello di antibioticoresistenza si mantiene preoccupante per molte molecole: 37,3%<br />
per aminopenicilline, 17,3% per trimetoprim + sulfametoxazolo, 11,4% per amoxicillina<br />
+ acido clavulanico, 8,8% per ciprofloxacina (Figura 2.3 in Allegato 2). I livelli di<br />
antibioticoresistenze dei microrganismi isolati dalle <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> è in costante<br />
e significativo aumento (Figura 2.1 in Allegato 2): in particolare la resistenza di E. coli<br />
ai fluorchinoloni è passata da 16,4% nel 2003 a 23,8% del 2007. Si segnala inoltre la<br />
presenza di fenomeni di coresistenza, cioè la contemporanea resistenza ad almeno due<br />
classi di antibiotici fra fluorchinoloni, aminoglicosidi e cefalosporine di III generazione:<br />
il 12% degli isolati di E. coli è resistente ai fluorchinoloni e ad almeno un’altra classe<br />
di antibiotici; il 4% è contemporaneamente resistente a tutte e tre le classi (Figura 2.4 in<br />
Allegato 2).<br />
I dati di prescrizione e di antibioticoresistenza registrati a livello regionale, pur essendo<br />
paragonabili a quelli di Francia e Spagna, sono ben superiori a quelli dei paesi del nord<br />
Europa (Olanda, Svezia, Danimarca e Regno Unito) (Health Protection Agency, 2008;<br />
Strama, 2007; SWAB, 2007); è quindi opportuno lavorare per migliorare l’appropriatezza<br />
prescrittiva. Il processo di miglioramento richiede interventi complessi, strutturali, che<br />
coinvolgono molteplici attori (istituzioni, professionisti, pazienti) e che vanno a incidere su<br />
aree prioritarie per la rilevanza epidemiologica. Un esempio di questo approccio<br />
multilivello è rappresentato dal programma Strama implementato con successo in Svezia<br />
(Mölstad et al., 2008). L’Agenzia sanitaria e sociale dell’Emilia-Romagna, dopo avere<br />
lavorato negli anni passati al miglioramento <strong>delle</strong> attività prescrittive per gli antibiotici in<br />
età pediatrica (Di Mario et al., 2007a, 2007b), ha individuato nella gestione <strong>delle</strong> IVU nei<br />
pazienti adulti un’altra area di possibile miglioramento, in termini sia di quantità di<br />
prescrizioni che di qualità (classe di antibiotico prescelta, dosaggio, durata della terapia).<br />
Lo sviluppo di questa linea guida è il primo passo in questa direzione. Attività per<br />
l’implementazione e il monitoraggio dell’impatto <strong>delle</strong> raccomandazioni, di cui alcuni<br />
esempi sono descritti alla fine della linea guida, saranno pianificate e coordinate dalla<br />
Regione in accordo con le Aziende sanitarie e i professionisti.<br />
Dossier 190<br />
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