Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS
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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />
1. Introduzione<br />
Razionale<br />
Le infezioni batteriche <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> (IVU) sono frequenti e rilevanti in termini di<br />
salute pubblica e per il singolo paziente. Queste infezioni possono riguardare sia persone<br />
assistite a livello territoriale sia pazienti multiproblematici ospedalizzati o che vivono in<br />
residenze sanitarie assistite.<br />
Come evidenziato da dati internazionali (Bruyère et al., 2008; Car, 2006; Foxman et al.,<br />
2000; Hummers-Pradier, Kochen, 2002) e nazionali (Bosisio et al., 2003; Di Matteo et al.,<br />
2005; Galatti et al., 2006), le IVU sono una <strong>delle</strong> principali cause di prescrizione<br />
antibiotica e di ricorso ai test di laboratorio. L’elevato ricorso alla terapia antibiotica per<br />
IVU, peraltro non sempre indicata, si associa allo sviluppo di resistenze antibiotiche<br />
(Gagliotti et al., 2007; Gagliotti et al., 2008a), a un aumento di effetti collaterali anche<br />
gravi (Tanne, 2008), a inutili spese per il sistema sanitario (Osmed, 2008) e per il singolo<br />
paziente. Il frequente uso di fluorochinoloni è associato allo sviluppo di resistenza che<br />
porta a un aumento dei fallimenti terapeutici in corso di infezioni <strong>urinarie</strong> da E. coli<br />
(Gagliotti et al., 2007; Gagliotti et al., 2008b).<br />
I dati di prescrizione antibiotica e di farmacoresistenza dei principali patogeni urinari che<br />
provengono dalle fonti informative della Regione Emilia-Romagna giustificano l’attenzione<br />
che l’Agenzia sanitaria e sociale ha rivolto al miglioramento della gestione <strong>delle</strong> IVU<br />
nell’adulto.<br />
In regione, infatti, il tasso di consumo di antibiotici sistemici a livello territoriale (dati<br />
relativi ai farmaci rimborsati dal sistema sanitario regionale nel 2007) è pari a 18,9<br />
DDD/1000 giorni-persona e mostra una tendenza in aumento (era di 16,8 DDD/1000<br />
giorni-persona nel 2003), con picchi nelle età estreme (0-6 anni e ≥80 anni) (Gagliotti et<br />
al., 2009) (Figura 1.1 in Allegato 1). Le donne, che nelle altre fasce di età consumano<br />
meno antibiotici rispetto agli uomini, fanno registrare un maggiore tasso di prescrizione<br />
nel gruppo di età compresa fra 20-59 anni, verosimilmente perché le IVU sono<br />
particolarmente frequenti nelle donne di questa età (Figura 1.2 in Allegato 1). Per quanto<br />
riguarda le classi di molecole prescritte, si registra un aumento del consumo di<br />
fluorochinoloni, passati da 2,2 DDD/1000 giorni-persona nel 2003 a 2,7 nel 2007 (Figura<br />
1.3 in Allegato 1). La stessa tendenza si osserva anche a livello ospedaliero, dove il<br />
consumo complessivo di antibiotici è maggiore (82,0 DDD/100 giorni di degenza nel<br />
2007); i fluorchinoloni rappresentano la seconda classe di antibiotici più frequentemente<br />
prescritta (19.0% di tutti gli antibiotici sistemici), con tassi di utilizzo crescenti nel tempo<br />
(12,9 DDD/100 giorni di degenza nel 2004, 15,6 nel 2007) (Figura 1.4 in Allegato 1).<br />
Per quanto riguarda le resistenze, la rete regionale dei laboratori costituita nel 2003 ha<br />
reso possibile analizzare il livello di resistenze dei germi comunemente isolati in corso di<br />
IVU e il loro andamento temporale, mettere questi dati in relazione con i livelli prescrittivi<br />
e confrontarli con altre realtà nazionali e internazionali (Gagliotti et al., 2009). Dati del<br />
Dossier 190<br />
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