Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS
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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />
Quesito 17.<br />
Nel trattamento <strong>delle</strong> IVU negli uomini, quale schema<br />
antibiotico (molecole, dosi, tempi) raccomandare<br />
La linea guida scozzese indica i chinoloni come prima scelta per la terapia empirica <strong>delle</strong><br />
IVU negli uomini, in attesa dei risultati dell’urinocoltura; il trattamento totale deve<br />
protrarsi per 2 settimane. I chinoloni, caratterizzati da buona biodisponibilità ed elevata<br />
liposolubilità, diffondono maggiormente nel liquido prostatico rispetto alla nitrofurantoina<br />
e alle cefalosporine. In alternativa è possibile utilizzare trimetoprim, doxiciclina e<br />
amoxicillina + clavulanato. La stessa linea guida riconosce comunque che i trial condotti<br />
negli uomini sono pochi (Scottish Intercollegiate Guidelines Network, 2006). La linea<br />
guida svedese, rivolta ai medici che lavorano nell’ambito <strong>delle</strong> cure primarie, indica come<br />
farmaci di prima scelta per la terapia empirica norfloxacina, levofloxacina o cotrimoxazolo<br />
per due settimane. Nel caso si tratti di anziani e la scelta cada sul cotrimoxazolo, <strong>vie</strong>ne<br />
raccomandato di utilizzare il dosaggio ridotto per il rischio di effetti collaterali (Strama,<br />
2000). Le linee guida olandesi sulle IVU complicate, che hanno fra i propri obiettivi il<br />
contrasto all’aumento di resistenze ai fluorchinoloni, raccomandano di riservare l’utilizzo<br />
in prima battuta dei fluorchinoloni a quegli uomini in cui la sintomatologia sia fortemente<br />
suggestiva di un coinvolgimento prostatico cronico oppure a quelli con anafilassi ai beta<br />
lattamici. In tutti gli altri raccomandano di utilizzare cefalosporine di II o III generazione<br />
oppure amoxicillina + clavulanato (Geerlings et al., 2006).<br />
Considerando la difficoltà di distinguere gli uomini con coinvolgimento prostatico, il<br />
gruppo di lavoro regionale ha deciso di raccomandare nella terapia degli uomini con<br />
sospetta IVU, in attesa dei risultati dell’urinocoltura, l’utilizzo di fluorchinoloni come prima<br />
scelta. In anziani, pazienti trapiantati, o pazienti in trattamento con cortisonici il rischio<br />
di effetti avversi legati all’utilizzo di fluorchinoloni (come la rottura dei tendini, sintomi<br />
a carico del sistema nervoso centrale, allungamento del tratto QT) potrebbe superare<br />
i possibili benefici, come sottolineato anche dalla black box della FDA (Tanne, 2008): in<br />
questi casi il trattamento antibiotico può basarsi sull’uso di cefalosporine di II o III<br />
generazione; si preferisce non raccomandare l’amoxicillina + clavulanato visto l’elevato<br />
tasso di resistenze a questa molecola in Emilia-Romagna (Gagliotti et al., 2009).<br />
Va peraltro sottolineata la necessità di correggere la terapia empirica sulla base dei<br />
risultati dell’urinocoltura: è noto infatti che in caso di resistenza la guarigione clinica<br />
dell’IVU nell’uomo è improbabile (Gagliotti et al., 2008b).<br />
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Dossier 190<br />
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