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Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS

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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />

Disuria<br />

sintomo che consiste nell’emissione di urine con difficoltà, non necessariamente<br />

accompagnata da dolore; in questo caso sarebbe più corretto parlare di stranguria<br />

[vedi Stranguria].<br />

Infezione urinaria sintomatica <strong>delle</strong> basse <strong>vie</strong> (cistite)<br />

condizione clinica caratterizzata da disuria e/o pollachiuria [vedi Pollachiuria] e/o<br />

urgenza minzionale senza febbre o brividi o dolore lombare o dolore al fianco,<br />

determinata dalla presenza di batteri.<br />

Infezione urinaria sintomatica <strong>delle</strong> alte <strong>vie</strong> (pielonefrite)<br />

condizione clinica caratterizzata da dolore al fianco e/o dolorabilità lombare e/o<br />

febbre e/o brividi febbrili o altre manifestazioni di infezione sistemica determinata<br />

dalla presenza di batteri.<br />

<strong>Infezioni</strong> <strong>urinarie</strong> ricorrenti<br />

tre o più episodi di infezione urinaria che occorrono nella stessa persona in 12 mesi<br />

oppure due episodi in 6 mesi. La maggior parte <strong>delle</strong> donne con infezioni <strong>urinarie</strong><br />

ricorrenti ha re-infezioni [vedi Re-infezione], solo poche hanno invece <strong>delle</strong> ricadute<br />

[vedi Ricaduta].<br />

<strong>Infezioni</strong> <strong>urinarie</strong> non complicate<br />

la distinzione fra infezioni <strong>urinarie</strong> complicate e non complicate è rilevante ai fini<br />

terapeutici, dal momento che il rischio di complicazioni o di fallimento della terapia è<br />

maggiore nei pazienti con infezioni complicate. Si definiscono non complicate le cistiti<br />

nelle donne non in gravidanza, non immunocompromesse, senza anomalie funzionali<br />

o anatomiche <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> e che non hanno segni di infezione sistemica o di<br />

invasione tissutale. Tutte le infezioni <strong>urinarie</strong> che non rientrano in questa definizione<br />

vengono definite complicate.<br />

<strong>Infezioni</strong> <strong>urinarie</strong> complicate<br />

si tratta di una definizione di esclusione: sono complicate tutte le IVU tranne le cistiti<br />

acute o ricorrenti nelle donne non in gravidanza, non immunocompromesse, senza<br />

anomalie funzionali o anatomiche <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> e che non hanno segni di<br />

infezione sistemica o di invasione tissutale.<br />

<strong>Infezioni</strong> <strong>urinarie</strong> associate a catetere<br />

presenza, in un paziente portatore di catetere, di segni o sintomi clinici locali o<br />

sistemici attribuibili alla presenza di batteri nel tratto urinario o nel circolo ematico,<br />

ma provenienti dal tratto urinario. L’infezione può insorgere:<br />

<br />

al momento o immediatamente dopo l’inserimento del catetere<br />

successivamente all’inserimento del catetere quando i microrganismi che<br />

colonizzano il tratto urinario cateterizzato diventano invasivi (questo può avvenire<br />

spontaneamente, o come conseguenza della manipolazione del catetere<br />

vescicale).<br />

La presenza di leucociti nelle urine (piuria) in un paziente con catetere a permanenza<br />

non indica di per sé la presenza di un’infezione.<br />

Dossier 190<br />

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