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Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS

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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />

Instillazione vescicale<br />

immissione di un liquido sterile in vescica per finalità terapeutiche. Il liquido <strong>vie</strong>ne<br />

lasciato in vescica per un periodo di tempo variabile per dissolvere incrostazioni o<br />

particelle, modificare il pH o sopprimere la crescita batterica.<br />

Lavaggio vescicale (wash out)<br />

immissione di un liquido sterile nella vescica allo scopo di diluirne il contenuto e/o<br />

sbloccare un’ostruzione del catetere. Il liquido <strong>vie</strong>ne poi fatto defluire più o meno<br />

rapidamente.<br />

Pollachiuria<br />

sintomo che si caratterizza per l’emissione con elevata frequenza di piccole quantità<br />

di urina.<br />

Procedure asettiche<br />

procedure utilizzate per prevenire la contaminazione. Per il sito di inserimento del<br />

catetere urinario la procedura asettica prevede che per il cateterismo venga utilizzato<br />

materiale sterile e che l’operatore indossi guanti sterili oppure utilizzi una tecnica<br />

no touch durante la procedura.<br />

Procedura pulita<br />

procedura che non prevede l’utilizzo di materiale sterile, ma che è comunque sempre<br />

preceduta e seguita dal lavaggio accurato <strong>delle</strong> mani con acqua e sapone o<br />

detergente antisettico o frizione alcolica.<br />

Re-infezione<br />

si parla di re-infezione <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> quando, dopo 1-6 mesi da un episodio di<br />

infezione del tratto urinario, si verifica un nuovo episodio. La re-infezione può essere<br />

causata da un diverso microrganismo o da un differente ceppo dello stesso<br />

microrganismo.<br />

Ricaduta (o recidiva)<br />

si definisce ricaduta o recidiva di un’infezione <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> una situazione<br />

caratterizzata dal ripresentarsi dei sintomi urinari dopo una iniziale risoluzione. Si<br />

verifica generalmente entro due settimane dalla fine del trattamento dell’episodio<br />

precedente. La ricaduta è di solito causata dallo stesso microrganismo e <strong>vie</strong>ne quindi<br />

considerata come un fallimento della terapia.<br />

Stranguria<br />

sintomo che consiste nell’emissione dolorosa di urine.<br />

Terapia empirica<br />

terapia antibiotica scelta in assenza di urinocoltura o prima che i risultati siano noti.<br />

In questo caso sono di riferimento il quadro clinico, i dati epidemiologici locali di<br />

prevalenza dei patogeni e dei livelli di resistenza alle diverse classi di antibiotici.<br />

Urgenza minzionale<br />

sintomo caratterizzato dalla necessità, non procrastinabile, di urinare.<br />

Dossier 190<br />

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