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Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS

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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />

Quesito 5.<br />

In quali pazienti è necessario proporre lo screening<br />

della batteriuria asintomatica<br />

Sulla base di trial che dimostrano l’efficacia del trattamento della batteriuria asintomatica<br />

nel ridurre le complicanze in popolazioni specifiche, lo screening della batteriuria<br />

asintomatica è indicato nelle donne in gravidanza e nei pazienti che devono essere<br />

sottoposti a resezione transuretrale della prostata (Nicolle et al., 2005; Scottish<br />

Intercollegiate Guidelines Network, 2006).<br />

Sulla base di opinione di esperti e descrizione di casi clinici lo screening <strong>vie</strong>ne anche<br />

indicato nei pazienti che devono essere sottoposti a procedure sulle <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> che<br />

possono causare un sanguinamento della mucosa.<br />

In tutti gli altri soggetti lo screening non deve essere fatto. Tutte le linee guida<br />

consultate raccomandano di non eseguire lo screening in donne non gravide, pazienti<br />

diabetici, con cirrosi biliare, anziani istituzionalizzati, pazienti con lesioni della colonna<br />

vertebrale, portatori di catetere a permanenza (Nicolle et al., 2005, Scottish<br />

Intercollegiate Guidelines Network, 2006). Le raccomandazioni si basano sulla<br />

valutazione del bilancio rischi/benefici dell’antibioticoterapia in questi gruppi di pazienti<br />

che è largamente a sfavore della stessa (Abrutyn et al., 1996; Asscher et al., 1969;<br />

Boscia et al., 1987; Butler et al., 1995; Harding et al., 2002; Maynard, Diokno, 1984;<br />

Mohler et al., 1987; Ouslander et al., 1995).<br />

Non essendoci sintomi e quindi disagio per il soggetto, e dal momento che la batteriuria<br />

in questi pazienti non causa alcuna complicanza (Bengtsson et al., 1998; Evans et al.,<br />

1982; Semetkowska-Jurkiewicz et al., 1995), l’eradicazione dei germi dalle <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong><br />

non porta alcun beneficio.<br />

Il trattamento antibiotico in corso di batteriuria asintomatica d’altro canto si associa ad<br />

effetti collaterali sia locali e non gravi come rash, prurito, gastroenterite (NNH: 3; IC<br />

95%: da 2 a 10) (Nicolle et al., 1987; Harding et al., 2002), sia più gravi come la rottura<br />

dei tendini in caso di utilizzo dei fluorchinoloni, sia generalizzati come l’anafilassi. Il<br />

trattamento inoltre induce resistenze (Alling et al., 1975; Warren et al., 1982). In assenza<br />

di un’indicazione alla terapia della batteriuria asintomatica, non c’è neanche l’indicazione<br />

ad eseguire lo screening.<br />

Nelle donne in gravidanza invece la batteriuria asintomatica non trattata si associa a un<br />

rischio aumentato di sviluppare pielonefrite nel corso della gravidanza, di avere un parto<br />

pre-termine e un neonato di basso peso (low birth weight - LBW) (Romero et al, 1989;<br />

Smaill, Vazquez, 2007). In questo gruppo quindi lo screening è indicato. Lo screening per<br />

la batteriuria asintomatica nelle donne in gravidanza andrebbe eseguito precocemente, al<br />

primo controllo pre-natale, tramite urinocoltura (Nicolle et al., 2005; Scottish<br />

Intercollegiate Guidelines Network, 2006), dal momento che gli altri esami <strong>delle</strong> urine,<br />

come discusso nei precedenti paragrafi, producono falsi negativi. D’altro canto<br />

A<br />

C<br />

A<br />

B<br />

A<br />

A<br />

Dossier 190<br />

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