Infezioni delle vie urinarie nell'adulto - SNLG-ISS
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<strong>Infezioni</strong> <strong>delle</strong> <strong>vie</strong> <strong>urinarie</strong> nell’adulto. Linea guida regionale<br />
Studi condotti su donne in gravidanza comparando i risultati di urinocolture ottenute da<br />
campioni prelevati da mitto intermedio rispetto a quelli ottenuti da puntura sovrapubica,<br />
hanno trovato una percentuale di urinocolture falsamente positive compresa fra 20%<br />
e 40% (Scottish Intercollegiate Guidelines Network, 2006b). Dal momento che nelle<br />
realtà regionale il prelievo da puntura sovrapubica non è pratica diffusa e non è<br />
l’obiettivo di questa linea guida implementarne l’utilizzo, ed essendo quindi sostanziale<br />
il rischio di prelievo contaminato, è estremamente importante ricorrere all’urinocoltura<br />
solo quando ce ne sia reale necessità, per evitare di porre diagnosi errate di IVU ed<br />
esporre soggetti sani a terapie antibiotiche non necessarie. Bisogna inoltre considerare<br />
che in alcune realtà i pazienti possono avere difficoltà a ottenere in tempi brevi e a costi<br />
contenuti i risultati dell’urinocoltura.<br />
B<br />
Sulla base degli studi e <strong>delle</strong> considerazioni sopra riportate e coerentemente con le linee<br />
guida di riferimento si dovrebbe fare ricorso all’urinocoltura solo nelle seguenti situazioni:<br />
donna non gravida con cistite acuta che non migliora dopo trattamento antibiotico<br />
empirico o che ha una precoce ricaduta (entro due settimane dalla fine del<br />
trattamento);<br />
tutte le donne gravide al primo controllo (e poi successivamente una volta per<br />
trimestre);<br />
uomo con segni e sintomi suggestivi di IVU;<br />
paziente portatore di catetere urinario con segni e sintomi suggestivi di IVU;<br />
sospetto di pielonefrite;<br />
prima di un intervento chirurgico a livello dell’apparato urinario o di procedure<br />
invasive che comportino un rischio di sanguinamento della mucosa urinaria.<br />
Raccomandazione<br />
forte<br />
Il ricorso all’urinocoltura dovrebbe essere riservato a situazioni<br />
specifiche quali:<br />
donna non gravida con cistite acuta che non migliora dopo<br />
trattamento antibiotico empirico o che ha una ricaduta entro<br />
due settimane dalla fine del trattamento;<br />
tutte le donne gravide al primo controllo;<br />
uomo con segni e sintomi suggestivi di IVU;<br />
paziente portatore di catetere urinario con segni e sintomi<br />
suggestivi di IVU;<br />
sospetto di pielonefrite;<br />
prima di un intervento di prostatectomia trans-uretrale o di<br />
interventi/procedure sul tratto genitourinario con elevato<br />
rischio di sanguinamento della mucosa e nei casi di intervento<br />
per calcolosi complessa.<br />
In tutti gli altri casi la gestione <strong>delle</strong> IVU dovrebbe basarsi su<br />
criteri clinico-epidemiologici.<br />
Dossier 190<br />
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