Geo_1_Le_regioni_italiane
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<strong>Geo</strong> 1: <strong>Le</strong> <strong>regioni</strong> <strong>italiane</strong><br />
20.2 Clima<br />
Il clima mediterraneo è tipico di gran parte della Sardegna. Lungo le<br />
zone costiere, dove risiede la gran parte della popolazione, grazie alla<br />
presenza del mare si hanno inverni miti con le temperature che<br />
scendono raramente sotto lo zero. <strong>Le</strong> estati sono calde e secche,<br />
caratterizzate da una notevole ventilazione. Il basso tasso di umidità e le<br />
brezze marine permettono di sopportare le elevate temperature estive<br />
che superano normalmente i 30 °C, e raggiungono anche i 35 °C. Anche<br />
nelle zone interne pianeggianti e collinari il clima è tipicamente<br />
mediterraneo, anche se a causa della maggior lontananza dal mare si<br />
registrano temperature invernali più basse ed estive più alte rispetto alle<br />
aree costiere. Il clima è nel complesso abbastanza mite, ma durante<br />
l'arco dell'anno, si passa da valori minimi invernali di alcuni gradi al di<br />
sotto dello zero a massimi estivi anche superiori ai +40°.<br />
20.3 Storia<br />
In posizione centrale nel mar Mediterraneo, la Sardegna è stata sin dagli<br />
albori della civiltà un attracco frequentato da quanti navigavano da una<br />
sponda all'altra del Mar Mediterraneo in cerca di materie prime e di<br />
nuovi sbocchi commerciali.<br />
Circa 8.000 nuraghi, mediamente uno ogni 3 km² (7.000 disseminati nel<br />
territorio sardo), centinaia di villaggi e tombe megalitiche sono la<br />
testimonianza di una singolare civiltà che si è sviluppata nell'isola a<br />
partire dal II millennio a.C. Il nuraghe era il centro della vita sociale<br />
degli antichi Sardi, ma oltre alle torri, altre strutture caratterizzarono la<br />
loro cultura, come le tombe dei giganti (luoghi di sepoltura) le cui stele<br />
centrali possono arrivare fino a 4 m di altezza, i pozzi sacri (luoghi di<br />
culto) dalla raffinata tecnica costruttiva, i bronzetti arrivati numerosi<br />
fino ai nostri giorni e fusi mediante la tecnica della cera persa sono il<br />
simbolo della civiltà nuragica che li costruì ma anche della Sardegna. I<br />
Nuragici erano un popolo guerriero e navigante di pastori e di contadini,<br />
suddiviso in nuclei tribali (clan) che abitavano in cosiddetti cantoni.<br />
Commerciavano con i Micenei, con i Minoici, con i Fenici e con gli<br />
Etruschi, lungo rotte che attraversavano il mar Mediterraneo dalla<br />
Spagna alle coste libanesi. Il loro simbolo più conosciuto, il nuraghe, è<br />
stato classificato dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità,<br />
individuando in Su Nuraxi presso Barumini l'esempio più significativo.<br />
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