Geo_1_Le_regioni_italiane
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<strong>Geo</strong> 1: <strong>Le</strong> <strong>regioni</strong> <strong>italiane</strong><br />
20.4 Economia<br />
Secondo Eurostat nel 2009 la Sardegna aveva un reddito pro capite a<br />
parità di potere di acquisto pari al 80,0 % della media dell'Unione<br />
Europea. I limiti principali allo sviluppo economico della Sardegna<br />
sono quindi legati soprattutto alla carenza di infrastrutture, in<br />
particolare nei trasporti sia esterni che interni, al costo complessivo del<br />
lavoro, del denaro e alla pressione fiscale, che gravano in equal modo<br />
sulle <strong>regioni</strong> geograficamente più favorite, e che non permettono alle<br />
imprese sarde in qualsiasi settore di essere competitive in un mercato<br />
sempre più aperto. L'illusione di un'economia differenziata, con la<br />
difesa ad oltranza di distretti industriali obsoleti, ha distratto<br />
finanziamenti e risorse che potevano essere meglio impiegati nell'unico<br />
settore di punta, il turismo, in produzioni di nicchia ad alto valore<br />
aggiunto, soprattutto in agricoltura, e nella formazione professionale e<br />
ricerca nei settori trainanti per un loro ammodernamento.<br />
Negli ultimi decenni hanno avuto ampia diffusione le nuove tecnologie<br />
informatiche e digitali e la Sardegna è stata la prima regione italiana ed<br />
europea ad avere la copertura televisiva con l'utilizzo esclusivo della<br />
tecnologia del digitale terrestre, mentre il quotidiano L'Unione sarda è<br />
stato il primo quotidiano europeo a dotarsi di un sito Internet, sin dal<br />
1994. Oltre al commercio, al pubblico impiego e alle nuove tecnologie,<br />
l'attività trainante dell'economia è il turismo, sviluppatosi inizialmente<br />
lungo le coste settentrionali dell'isola. Il terziario è il settore che occupa<br />
il maggior numero di addetti; gli occupati sono ripartiti nei tre settori<br />
nelle seguenti percentuali:<br />
8,7% al primario;<br />
23,5% al secondario;<br />
67,8% al terziario.<br />
Il tasso di disoccupazione nel 2007, secondo l'ISTAT, si attestava<br />
sull'8,6%, nell'ultimo trimestre del 2008 il tasso è lievitato al 10,8%, ed<br />
è riconducibile alla recessione economica internazionale. La Sardegna<br />
ha il reddito pro capite più elevato tra le <strong>regioni</strong> del Mezzogiorno, con<br />
16.280 euro, inferiore però del 13% rispetto alla media nazionale e poco<br />
inferiore anche alla media europea. La nascita del settore industriale<br />
sardo contemporaneo (escludendo quindi il settore minerario) è<br />
principalmente dovuta all'apporto dei finanziamenti statali al Piano di<br />
Rinascita, concentrati soprattutto negli anni '60-'70. La politica<br />
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