Geo_1_Le_regioni_italiane
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Geo</strong> 1: <strong>Le</strong> <strong>regioni</strong> <strong>italiane</strong><br />
Nel 295 a.C. dopo la battaglia di Sentino fu conquistata dai Romani,<br />
che vi stanziarono alcune colonie e ne attraversarono il territorio con la<br />
via Flaminia (220 a.C.). Il territorio della regione, dopo la fine<br />
dell'impero romano vide le lotte tra Ostrogoti e Bizantini e la<br />
fondazione nella parte orientale della regione del longobardo ducato di<br />
Spoleto (indipendente tra il 571 e la metà del XIII secolo). Carlo Magno<br />
conquistò la maggior parte dei domini longobardi e li cedette al Papa.<br />
<strong>Le</strong> città conquistarono una certa autonomia e furono spesso in guerra tra<br />
loro, inserendosi nel più generale conflitto tra papato e impero e tra<br />
Guelfi e Ghibellini. Nel XIV secolo nacquero diverse signorie locali che<br />
furono quindi assorbite dallo Stato Pontificio, sotto cui la regione<br />
rimase fino alla fine del XVIII secolo. Con le vicende successive alla<br />
Rivoluzione francese fece parte della Repubblica romana (1789-1799) e<br />
dell'Impero napoleonico (1809-1814). Nel 1860 a seguito dei moti<br />
risorgimentali la regione entrò a far parte del Regno d'Italia.<br />
10.4 Economia<br />
L'economia dell'Umbria si può suddividere, al pari di tutte le altre, nei<br />
tradizionali tre settori economici: agricoltura, industria e artigianato,<br />
turismo e servizi. Sebbene occupi solo il 2,7 % della popolazione attiva,<br />
l'agricoltura possiede comunque un posto di rilievo nell'economia e<br />
nella società umbra. <strong>Le</strong> colture principali sono la vite, l'olio, il frumento<br />
e, soprattutto, il tabacco ma, tra le fonti principali di reddito, va<br />
annoverato anche il tartufo nero (Norcia e Spoleto), della cui<br />
produzione l'Umbria si colloca ai primissimi posti in Italia. La<br />
vitivinicoltura, sia per la qualità sia per la quantità, è conosciuta e<br />
apprezzata a livello internazionale.<br />
La coltura dell'olivo in particolare ha tradizioni risalenti al periodo<br />
etrusco. L'ottima qualità dell'olio umbro è determinata sia dal clima<br />
mite, che consente una lenta maturazione del frutto, sia dal momento<br />
della raccolta delle olive che, con una semplice spremitura, permette di<br />
avere il massimo fruttato. La coltivazione del tabacco, introdotta in<br />
regione all'inizio del secolo scorso, ha portato l'Umbria ad essere il<br />
maggiore produttore in Italia insieme alla Campania. L'agricoltura è<br />
praticata con metodi tradizionali, quindi si privilegiano colture<br />
specializzate tabacco, girasoli, barbabietola da zucchero, cereali e<br />
soprattutto oliveti e vigneti che permettono la produzione di olio e vino.<br />
69