Geo_1_Le_regioni_italiane
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<strong>Geo</strong> 1: <strong>Le</strong> <strong>regioni</strong> <strong>italiane</strong><br />
13.4 Economia<br />
Facendo riferimento al 2005, il Lazio è la seconda regione d'Italia per<br />
PIL prodotto dopo la Lombardia, mentre in termini di PIL per abitanti,<br />
il Lazio è la quarta regione secondo i dati del 2007, la quinta regione<br />
secondo i dati del 2008.<br />
Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che aveva<br />
tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la<br />
produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli. Con<br />
riferimento alle coltivazioni legnose, preponderante nel Lazio è quella<br />
dell'olivo, rispetto alla vite, e al nocciolo, diffuso nel viterbese e in<br />
particolare nella zona dei Monti Cimini. Dopo queste tre colture<br />
tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella<br />
provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è di 6.881 ettari, di<br />
poco superiore a quella destinata alla coltura del castagno. Per quanto<br />
riguarda le altre coltivazioni tra i cereali si coltiva soprattutto il<br />
frumento duro il mais ed il frumento tenero. Tra le altre colture si<br />
producono l'orzo, le barbabietole da zucchero e l'avena. Nonostante il<br />
fenomeno della transumanza sia molto ridotto rispetto al passato, nel<br />
Lazio c'è ancora una forte presenza di allevamenti di ovini che<br />
pongono la regione dietro alla Sardegna e alla Sicilia nell'allevamento<br />
di questo capo di bestiame. Nel sud della Regione, infine, si sta<br />
sviluppando fortemente l'allevamento di bufali, che nel 2003<br />
superavano le 70.000 unità.<br />
Il settore industriale laziale ha rilevanza nazionale e internazionale, con<br />
un'importante diffusione di industrie di medio-piccole dimensioni. Nel<br />
Lazio i settori industriali più sviluppati sono quelli relativi alla<br />
produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e<br />
acqua, quello alle cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche e della<br />
fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, elettrici e ottici;<br />
mezzi di trasporto. L'industria laziale è attiva con grandi, piccole e<br />
medie aziende, che operano nei settori metalmeccanico, chimico,<br />
alimentare, tessile, manifatturiero, grafico, editoriale, del mobile e<br />
dell'abbigliamento. Nella regione della capitale politica e<br />
amministrativa italiana, risulta preponderante il settore del terziario e<br />
dei servizi come turismo, commercio, intermediazione finanziaria e<br />
immobiliare, università e poli di ricerca, pubblica amministrazione.<br />
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