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ciolano come brina sciolta. Nessun frutto giunge a maturazione sugli<br />

alberi: cadono tutti ancora acerbi; le spighe non si riempiono di semi,<br />

né germina erba sufficiente per le pecore. Le loro donne subiscono<br />

aborti, o partoriscono figli storpi e deformi, o gobbi, o muti, o ciechi”.<br />

Che fare? Vada a Roma il parroco e supplichi il papa di togliere la scomunica<br />

in cambio di una penitenza collettiva. Il prete va, contratta e<br />

ritorna con la benedizione apostolica e il conto delle spese. “Ingrati e<br />

indegni di tanto beneficio, non solo non lo rimborsano ma lo spintonano,<br />

lo percuotono violentemente, lo feriscono e alla fine lo uccidono”.<br />

Così rimangono scomunicati almeno per settant’anni, fino a quando<br />

Cochorella scrive.<br />

Una sola, piccola chiosa: a tutt’oggi nella parrocchiale di Omisˇ pare si<br />

veneri un crocifisso d’argento incastonato di pietre preziose. E’ un exvoto<br />

offerto dai corsari, secoli fa.<br />

Gli Ebrei di Torre Mileto<br />

Si chiamava in verità Torre Maletta: nome del cognato di Federico,<br />

Manfredi Maletta di Mineo, fratello di Bianca Lancia. Zio, quindi, di re<br />

Manfredi e proprietario dei terreni su cui, a sue spese, si costruirà la<br />

città di Manfredonia. Forse (un sussurro) eponimo della stessa città. O<br />

forse solo protagonista di una colossale speculazione edilizia.<br />

Dobbiamo pensare Torre Mileto come una componente del sistema di<br />

comunicazione costiero in funzione antiturca. I fusti di cannone di una<br />

marsiliana di Venezia affondata al largo nel 1607 – la Poma Santa<br />

Maria – ci ricordano che la zona dal punto di vista geopolitico non ha<br />

mai cessato di essere molto calda. Lo stato di allerta era continuo: a<br />

volte con successo, a volte no, come sappiamo. Matteo ci apre una dietro<br />

l’altra le porte e le finestre di questo edificio sorprendente, restauro<br />

da antologia che avrà un riuso importante per la comunità. Guardando<br />

dalla terrazza più alta si ha la sensazione precisa di un ingranaggio che<br />

si estende sia a filo della costa, sia all’interno del Gargano alle isole<br />

Tremiti.<br />

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