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Cercheremo di capire che cosa è veramente successo, seduti sotto i pini<br />

che allietano il sito di tanta strage.<br />

Com’è il fatto<br />

Il massimo player e promotore della battaglia è il papa Leone IX, già<br />

Brunone vescovo di Toul. Egli era asceso al soglio di Pietro con estrema<br />

riluttanza, giacché i predecessori erano stati metodicamente eliminati<br />

da fazioni del Sacro Collegio. Suo sponsor è il cugino, l’imperatore<br />

Enrico III di Franconia. La situazione dell’Italia, specie nel Sud, è<br />

funestata dal dilagare delle bande normanne: non dal 1016, come cerca<br />

di far credere Guglielmo di Puglia per tagliar via la parte peggiore, ma<br />

anche da prima.<br />

Il Meridione è da decenni più o meno in stallo tra l’autorità legittima<br />

dell’imperatore ‘romano’ di Bisanzio e gli Stati longobardi mai veramente<br />

diventati grandi: Benevento, Salerno, Capua (si ricorda, anni fa,<br />

una mostra a Brescia sui Longobardi del Sud, senza niente che attirasse<br />

l’attenzione). L’arrivo e la percolazione delle bande normanne mette<br />

in agitazione lo status quo. La ragione politica, e probabilmente la vicinanza<br />

etnica (sono tutti Germani di Scandinavia), fanno sì che il nazionalismo<br />

longobardo imbelle veda in questi mercenari bravi un possibile<br />

strumento di riscatto. Abbiamo così le due rivolte ‘separatiste’ a Bari<br />

guidate da Melo, e abbiamo il figlio Argyrio che invece viene educato<br />

a Bisanzio prima come ostaggio, poi come consigliere degli imperatori<br />

sulle questioni riguardanti il Catapanato d’Italia.<br />

Se Bisanzio fibrilla per i Normanni, Roma ancora di più: teme per la<br />

sicurezza e l’integrità dello Stato pontificio e dei suoi ormai naturali<br />

alleati, i Longobardi. Poi c’è un pianto e una protesta continua che arrivano<br />

in alto loco dalle popolazioni pugliesi malversate e dai pellegrini<br />

che, per raggiungere il Gargano, devono mettere in palio insieme la<br />

borsa e la vita. Papa Brunone compie diversi sopralluoghi e si rende<br />

conto che la situazione creata dai Normanni è intollerabile. Ne scrive<br />

all’imperatore di Bisanzio, ne parla vis-à-vis a quello di Germania nel<br />

1051. Dalla Germania nulla, ma con Bisanzio arrangia un accordo il<br />

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