You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
giovane Argyrio. La tela incomincia a essere tessuta. Il papa sollecita<br />
anche Guaimario, il principe longobardo di Salerno, ma egli era in<br />
parola con Roberto il Guiscardo per dargli in moglie la sorella<br />
Sichelgaita, famosa virago guerriera, quindi si schiera contro la coalizione;<br />
e male gliene incoglierà: quando ci sono di mezzo i Bizantini, si<br />
sa, i confini tra il lecito e l’illecito sono sempre discutibili, e soprattutto<br />
superabili.<br />
Intanto comincia la campagna di preparazione morale. Amato di<br />
Montecassino enumera i prodigi che in varie parti del territorio annunciano<br />
sciagure. Nasce un bimbo con un occhio solo in mezzo alla fronte,<br />
gli zoccoli e la coda. Un altro con due teste. A Montecassino stessa<br />
l’olio di una lampada da chiesa si muta in latte. Chiaro segno della<br />
prossima morte di Guaimario. Infatti. Saranno i Normanni a riportare<br />
sul trono l’orfano Gisulfo.<br />
Il rullo dei tamburi s’appressa. Papa Leone ritorna in Germania, ma<br />
tutto quello che ottiene è di arruolare a sue spese settecento fanti svevi.<br />
Attorno a questo nucleo si aggrega, via via che Leone scende lungo<br />
l’Italia, della soldataglia minore. Giunti a Benevento, centro logistico<br />
delle operazioni, l’esercito è numeroso davvero. Ma assolutamente<br />
scombinato, come si vedrà. Accedono anche diversi prìncipi dell’Italia<br />
meridionale: Gaeta, Aquino, Teano, Amalfi; e poi dalla Marca di<br />
Ancona, da Spoleto, dalla Puglia stessa.<br />
La strategia concordata con i Bizantini di Argyrio è la seguente: attanagliare<br />
i Normanni che presumibilmente saranno disposti a difesa dei<br />
simboli della nazione: la fresca capitale Melfi e il duca Umfredo.<br />
L’appuntamento è a Siponto: Argyrio viene sù dal Salento, Leone scende<br />
da Roma. I Normanni possono soltanto impedire che avvenga il congiungimento<br />
tra i due temibili eserciti. Così Umfredo impegna e sconfigge<br />
Argyrio sotto Siponto; a Crotone, nel salire, il calabro Guiscardo<br />
batte il protospatario Sicone. Leone, da Benevento, occupa Civitate.<br />
Messi normanni chiedono un ripensamento, hanno fame, sono disposti<br />
a riconoscere l’autorità feudale del papa. Ma non se ne fa di nulla. Gli<br />
Svevi pensano: siamo venuti fin qua soltanto per fare conversazione?<br />
E così decolla la battaglia di Civitate del 18 giugno 1053.<br />
116