16.12.2012 Views

Untitled

Untitled

Untitled

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

eccellenza che richiede buoni studi preliminari e continuo aggiornamento.<br />

Faceva in modo che qualsiasi cosa scrivesse o facesse, nel più<br />

piccolo comune o nella sede più prestigiosa, si avesse della<br />

Soprintendenza un’alta considerazione.<br />

Non amava il sensazionalismo nella ricerca archeologica, i cercatori<br />

dell’eccezionale, i cacciatori di reliquie: sapeva bene quanti danni ha<br />

fatto all’indagine archeologica la ricerca di qualcosa in particolare, che<br />

ha portato a distruggere quanto non serviva.<br />

Non amava la pubblicità a tutti i costi, l’annuncio intempestivo, prima<br />

che lo scavo fosse chiuso e messo in sicurezza e se ne fosse garantita<br />

la custodia. Si meravigliava però anche dello spazio che le agenzie di<br />

stampa e i giornali, senza alcun vaglio critico, davano ad ogni annuncio<br />

– fanfaluche o ipotesi bizzarre, purtroppo spesso avanzate da chi<br />

aveva il dovere della prudenza.<br />

Era un po’ preoccupata per l’eccessiva attenzione mediatica per l’archeologia<br />

e preoccupata come me che nel nostro Mezzogiorno il passato<br />

non sia solo archeologia. E spesso, come sappiamo, l’archeologia<br />

del vaso, del reperto non contestualizzato, in una spirale perversa che<br />

rende gli oggetti feticci e favorisce il mercato clandestino.<br />

Riteneva indispensabile il lavoro oscuro, quello di cui non si parla, ma<br />

che costituisce la condizione della tutela: i vincoli, gli espropri, oltre<br />

che le buone leggi (di recente aveva più volte inviato al Ministero sue<br />

considerazioni sui vari provvedimenti legislativi che tanto hanno allarmato<br />

il mondo della cultura). Aveva un grande senso della misura che<br />

non la spingeva a sgomitare per stare dappertutto, attenta a che nella<br />

sua vita il lavoro non prevaricasse sul mondo degli affetti e che la routine<br />

dell’ufficio non le impedisse di studiare.<br />

L’unica trasgressione “familista” consentita riguardava il lavoro di<br />

ricerca: ci si scambiava schede e documenti e ci ripromettevamo di<br />

scrivere un lavoro a quattro mani sul collezionismo tra Sette e<br />

Ottocento. Ma non c’è stato tempo e le brevi mie note che compaiono<br />

in questo volume, sull’onda dei ricordi dei paesaggi che avevamo visto<br />

41

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!