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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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Risulta molto utile, comunque, avere una valutazione chiara, oggettiva ed<br />

obiettivamente quantificabile dei vantaggi e de<strong>gli</strong> svantaggi che le diverse<br />

soluzioni comportano, in modo da potere sempre identificare soluzioni che possano<br />

risultare fortemente specializzate e quindi, più facilmente accettabili in un mondo<br />

quale quello <strong>del</strong>le piccole realtà operative in cui le spese per la strumentazione di<br />

controllo e processo non sempre sono viste come strettamente indispensabili.<br />

4. Conclusioni<br />

La valutazione de<strong>gli</strong> effetti <strong>del</strong>le principali cause di incertezza di misura di<br />

spettrofotometri di medio-basso costo, basata sulle informazioni derivanti non solo<br />

dalla loro taratura ma anche dalla elaborazione di opportune metodiche di prova, è<br />

stata utilizzata per valutare le principali caratteristiche metrologiche di catene di<br />

misura spettrofotometriche, aventi differenti celle per la misura <strong>del</strong>la<br />

concentrazione di inquinanti in acqua, in particolare metalli pesanti. Le prove<br />

effettuate sono state usate anche per verificare la possibilità di evidenziare<br />

attraverso opportune campagne di prova e metodiche di elaborazione dei dati il<br />

contributo alle prestazioni complessive <strong>del</strong>la catena di misura di specifici<br />

componenti, in particolare le celle di misura per misure in continuo, che possono<br />

essere differenziati in funzione <strong>del</strong>le contingenti esigenze operative e di budget<br />

complessivo. L’aspetto innovativo è nella metodologia utilizzata per la<br />

caratterizzazione di una strumentazione spettrofotometrica, che prevede non tanto<br />

l’accettazione in toto di un’apparecchiatura fornita da una casa costruttrice, ma la<br />

capacità di sce<strong>gli</strong>ere, in base alle proprie esigenze, la strumentazione che più<br />

soddisfa le prerogative d’interesse, andando ad economizzare su<strong>gli</strong> aspetti che<br />

possono essere di scarsa utilità per l’applicazione specifica. Questa possibilità<br />

appare interessante soprattutto nell’ottica di finalizzare la definizione <strong>del</strong>le<br />

configurazioni sperimentali alle necessità di budget in un contesto applicativo di<br />

interesse per piccole realtà aziendali.<br />

Nota<br />

Parte <strong>del</strong> lavoro è stato svolto nell’ambito <strong>del</strong> progetto formativo <strong>del</strong> P.O.R.<br />

Abruzzo 2000-2006: “Borse di studio per avviare giovani laureati in settori di<br />

ricerca mirata allo sviluppo tecnologico di imprese abruzzesi”. Borsista: Dott. Ing.<br />

Elena Di Carlo.<br />

Bibliografia<br />

1. F. Baldini, “Optical fibre chemical sensors for environmental and medical<br />

applications”, Optical Sensors and Microsystems, New York, 2000.<br />

2. A. G. Mignani, F. Baldini, “Fibre – optic sensors in health care”, Phys. Med.<br />

Biol. 42 (1997) 967 – 979.<br />

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