Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
immagini componenti principali (autovalori), i grafici dei pesi in funzione <strong>del</strong>le<br />
lunghezze d’onda (coseni direttori de<strong>gli</strong> assi principali, cioè <strong>gli</strong> autovettori) e le<br />
immagini de<strong>gli</strong> istogrammi fra coppie di componenti principali, con possibilità di<br />
evidenziare inter<strong>atti</strong>vamente i pixel che hanno originato addensamenti di punti nel<br />
piano istogramma. Naturalmente, essendo quello <strong>del</strong>le PCA un algoritmo il cui<br />
tempo di esecuzione cresce esponenzialmente con le dimensioni dei dati, la sua<br />
applicazione pratica è riservata a <strong>del</strong>le piccole aree di interesse o a “cubi”<br />
opportunamente sottocampionati mediante il programma di editing.<br />
4.3 Test su un dipinto rinascimentale<br />
Come prima applicazione su un dipinto d’arte, lo scanner è stato impiegato su un<br />
dipinto <strong>del</strong> primo Cinquecento, di attribuzione incerta, che era presente presso i<br />
laboratori <strong>del</strong>l’Opificio <strong>del</strong>le Pietre Dure per essere sottoposto a esami diagnostici<br />
a scopo di studio.<br />
La ripresa iperspettrale <strong>del</strong> dipinto di ∼35 x 48 cm alla densità spaziale di 0.1 mm<br />
ha originato un file di ∼26 Gbyte. In Fig. 5 è riportata la finestra <strong>del</strong> programma di<br />
presentazione con il risultato di un’elaborazione spettrale che localizza i ritocchi<br />
nell’incarnato eseguiti con un pigmento che si differenzia da quello di base per una<br />
banda di assorbimento fra 600 e 700 nm. L’immagine presentata in figura è<br />
sottocampionata cinque volte rispetto alle dimensioni di ripresa a 0.1 mm di<br />
campionamento.<br />
5. Conclusioni<br />
Per quanto le prove <strong>del</strong>l’assemblaggio provvisorio <strong>del</strong>lo scanner iperspettrale<br />
abbiano dato risultati molto promettenti, prima di considerare raggiunto uno stadio<br />
soddisfacente <strong>del</strong> prototipo occorre mettere a punto diversi detta<strong>gli</strong> importanti. A<br />
parte i problemi posti dal filtro OBF, che sono più propriamente di pertinenza <strong>del</strong><br />
costruttore, esiste il problema di trovare un sistema di illuminazione che sfrutti al<br />
me<strong>gli</strong>o la radiazione emessa dalla sorgente alogena le cui componenti infrarosse<br />
sono attualmente attenuate dal riflettore dicroico. Questo comporterà<br />
probabilmente la sostituzione <strong>del</strong> bundle di fibre ottiche con uno dotato di<br />
terminazione in grado di sopportare temperature più alte.<br />
Ancora più importante sarà la sostituzione <strong>del</strong> computer con uno che consenta<br />
accessi più rapidi alla memoria e maggiori velocità di acquisizione. Tempi di<br />
misura più brevi significano soprattutto ridurre i tempi di esposizione <strong>del</strong>l’opera<br />
d’arte a una radiazione luminosa intensa. Ad esempio, nel caso <strong>del</strong> dipinto<br />
rinascimentale l’acquisizione è durata circa due ore e mezzo contro poco più di<br />
mezzora teoricamente indispensabile considerando solo i tempi di apertura <strong>del</strong>la<br />
telecamera. Se nel caso esaminato l’esposizione è stata contenuta in limiti<br />
assolutamente ragionevoli, e cioè equivalente a circa 68 ore di esposizione museale<br />
in condizioni di illuminazione ancora corrette per dipinti su tavola (150 lux), nel<br />
caso di disegni e tessuti, che devono essere esposti a meno di 50 lux, l’esposizione<br />
sarebbe considerata elevata.<br />
86