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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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70<br />

380nm….430nm….470nm…510nm……550nm… …590nm……640nm…… 720nm …… 800nm<br />

Fig. 6 – Immagini selezionate tra le 32 acquisite dal sistema. Le immagini sono riportate in<br />

scala ridotta rispetto all’originale.<br />

Per ogni pixel <strong>del</strong>l’area campionata sono state calcolate le coordinate di tristimolo<br />

nello spazio XYZ utilizzando i valori <strong>del</strong> fattore di riflessione spettrale misurati<br />

nell’intervallo 380-780 nm, interpolati ad 1 nm. Nel caso specifico si è scelta la<br />

distribuzione spettrale <strong>del</strong>l’illuminante standard D65 e le funzioni colorimetriche<br />

<strong>del</strong>l’Osservatore Standard 1931. Al fine di ricostruire l’immagine a colori <strong>del</strong>la area<br />

acquisita, le coordinate XYZ di ogni pixel sono state convertite nello spazio<br />

colorimetrico RGB. I valori <strong>del</strong>le coordinate colorimetriche RGB sono stati<br />

normalizzati al massimo valore da esse assunto e riportate in una dinamica ad 8 bit.<br />

Sono stati quindi costruiti i file immagine relativi a ciascuna coordinata<br />

colorimetrica in formato bitmap. Le immagini così ottenute sono state combinate<br />

mediante un software commerciale per elaborazione di immagini. Vale la pena<br />

sottolineare che l’immagine finale, riportata in Fig. 7, non costituisce una semplice<br />

riproduzione a colori <strong>del</strong> particolare <strong>del</strong>l’opera d’arte, ma una visualizzazione <strong>del</strong>la<br />

misura ad alta risoluzione spaziale <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la superficie dipinta esente da<br />

distorsioni geometriche e in scala 1:1 con l’originale. Ad un esame visivo il<br />

confronto di tale immagine con il dipinto originale mostra un’ottima fe<strong>del</strong>tà nella<br />

resa cromatica.<br />

La caratterizzazione spettrale <strong>del</strong>la superficie ha poi permesso di formulare alcune<br />

ipotesi circa la natura dei pigmenti utilizzati in due regioni specifiche: le labbra e la<br />

parte sottostante il naso. I fattori di riflessione spettrale riportati in Fig. 8, sono stati<br />

ottenuti dalla media di misure effettuate su punti adiacenti per avere uno spettro<br />

medio che fosse rappresentativo <strong>del</strong>l’area. Ai dati sperimentali è poi stato applicato<br />

un FFT smoothing (su cinque punti) al fine di eliminare il contributo ad alta<br />

frequenza dovuto all’instabilità <strong>del</strong>la singola misura. L’andamento de<strong>gli</strong> spettri<br />

così ottenuto è stato infine confrontato con quello <strong>del</strong> fattore di riflessione spettrale<br />

misurato (con uno spettrofotometro commerciale) su alcuni campioni di stesure<br />

pittoriche, realizzati con materiali che riproducono quelli utilizzati nei dipinti<br />

antichi, che ci sono stati messi a disposizione all’Opificio <strong>del</strong>le Pietre Dure (OPD).

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